Per salvare e riscoprire un patrimonio prezioso (le voci dei nostri avi)
Li Soprannume di lu Uaste
 
Quando a Vasto le persone si chiamavano per soprannome
Il "manuale" di Pierino Ubalducci pubblicato nel 1995
per scoprire il vostro soprannome
Li soprannume di lu Uaste”, questa è l'interessante pubblicazione
di Pierino Ubalducci, data alle stampe nel 1995 per la Cannarsa Editore -
Vasto -
cm. 15x21 - pp. 112 - € 12,50.
E' prezioso libro che raccoglie i soprannomi
(più di 2000 vocaboli), circolati
a Vasto dal 1573 (da quando a Vasto non esistevano ancora i cognomi per tutti) ad oggi,
che poi molti sono diventati nel tempo veri e propri cognomi.

Pubblicato per un anno intero sulle pagine del periodico vastese Vasto
Notizie
diretto da Nicola D’Adamo, il libro è frutto di un lavoro certosino, iniziato quasi per scherzo, attingendo materiale dagli archivi parrocchiali
di S. Maria Maggiore e S. Pietro, nei registri degli stati civili e dalla voce diretta del popolo, soprattutto artigiani, contadini, pescatori e
commercianti.
Affianco al nomignolo l'autore ha riportato il mestiere del capostipite o
del componente più popolare della famiglia.
Per i nomignoli più arcaici è stato menzionato solo il cognome del padre, a cui si riferisce il nomignolo stesso possibilmente con l'anno di nascita del suo erede, così come è riportato nei registri consultati.
E' un'opera decisamente mastodontica anche se può risultare incompleta, come l'autore stesso ebbe a sottolineare
(deceduto a Vasto il 13 novembre 2002); un libro che recupera un importante patrimonio quello di "Canda pi s'aricanasce cià vulaive lu soprannome".
  

Angilicce, L’artisciane, Buaffutille, Celledacche, Cicchipallatte, Magnafafe, La Mannelle, Mbacciavvende, Lu Monece, Pizzilonghe, Magneddurme, Pambilucce
sono solo alcuni dei tantissimi soprannomi elencati in rigoroso ordine alfabetico, ma tanti sono
anche gli aneddoti riportati su alcuni personaggi, che rendono il libro non un semplice elenco di nomi, ma il ricordo di personaggi storici e piccoli spaccati di vita passata vastese.

Stralci:
“Un ortolano, di cui non si conosce bene il nome battesimale”, scriveva Pierino Ubalducci, “recandosi alla cantina di Cicchipallatte, raccontava agli amici avventori di aver visto sopra un albero d’olivo (‘nu pete di leive) un uccello dalle grosse dimensioni, appunto ‘nu ciullacchie, e pi li fa vulè, jà ‘mminate tante tirripune… Da allora fu chiamato scherzosamente dagli amici Cillacchie”.

In contrada Pagliarelli”, racconta ancora Ubalducci a proposito del soprannome La Halleine, “risiedeva una famiglia di contadini che aveva un modo tutto particolare di fare i pagliai alla fine della trebbiatura del grano. Tale lavoro consisteva nell’allargare la paglia con la forca da destra a sinistra e viceversa in continuazione, in parole povereli scingilieve gnè la halleine.
I contadini vicini
, al vedere ciò, hanno subito appioppato al capofamiglia il nomignolo di
La Halleine
”.

Un ultimo ricordo a proposito del soprannome Rapacchiatte:
In contrada Trave vi era un ortolano, chiamato ‘Ndonie, che coltivava il suo orto con tanta passione. Accadde una volta che, vuoi per l’annata buona, vuoi per la buona semenza e vuoi per la buona concimazione, gli crebbero delle rape così rigogliose che erano una meraviglia a vedersi. E per questo motivo ne menava vanto con gli amici, dicendo: Auanne tinghe cirte rape, tutte a cacchiatte a cacchiatte A forza di ripeterlo, gli amici, non par vero, gli affibbiarono il nomignolo di Rapacchiatte”.
stralcio da art., a firma Lino Spadaccini, apparso su "www.noivastesi.blogspot.com" in data 14 nov. 2010

Ezio Pepe (Zì Culucce)
Grande cultore della vastesità
Nel suo lungo periodo di collaborazione con Vasto Notizie di Nicola D’Adamo, sin dalla primo numero del giornale, nell’aprile 1988, Zì Culucce ha messo in rima i soprannomi dei vastesi:
Uaste me, belle pajase care, sbilanne jè treuve
cende ricurde de nu tempe passate
,
pe ‘ssoprannume jè canusciavame
.
Sbilanne aritreuve sti soprannome
!...
Ppicciafuche ch’appicceve lu feluche
,
Panepane che cuceve lu pane
,
Pizzacalle ‘nghe Ppallalupete e Ppiscialulette
.
Pannillaune
, Papaline e Ppalijotte Nu bbelle trie di nome e di fatte!
Fore a la Porte la Purtilane
, Pupulalle e la Pallotte.
Bille ricurde de tempe passate
…”.
Promettendo n’addra ‘nfurnate di soprannomi, Zì Culucce, mese dopo mese ha continuato ha verseggiare riproponendo i tanti e ormai quasi dimenticati soprannomi dei vastesi:
Cocciacicche, Rumanille, CicchePallatte, Bbrusciapajjere, Cazzetajjate, Ccellescacazze, Cacaccialle, e ancora Sbarraune, Municarille, Cacabbuscè, Paneffraffe, Cillacchie, Scavuzzille, Jlate, Squaccianguelle, Monice, Ciucciabballe, Scallalette, Cocciabbianghe, Trizzicarelle e ancora tanti altri.
stralcio da art., a firma Lino Spadaccini, apparso su "www.noivastesi.blogspot.com" in data 25 gen. 2010