Per salvare e riscoprire un patrimonio prezioso (le voci dei nostri avi)
Il dialetto vastese e la dialettologia
 
Lu "Uastareule"- 2022 - di Ray La Verghetta
Studio di una varietà linguistica abruzzese
E' stato presentato lo scorso 13 maggio,  nella suggestiva cornice della Pinacoteca d'Avalos
di Vasto e di un pubblico attentissimo, una interessante ricerca linguistica sul
dialetto/lingua Vastese dal titolo "Studio di
una varietà   linguistica   abruzzese
,
LU UASTAREULE
.   Documentazione analisi
e rapporto con l'Italiano
  di Ray
La Verghetta
, un italo americano di seconda generazione (i nonni, vastesi, emigrarono negli USA ai primi del Novecento).
A fare gli onori di casa c'era l'Assessore alla
cultura Nicola Della Gatta, in assenza del
sindaco per impegni istituzionali.
Il prof. Francesco Avolio, linguista
dell'Università  de'  L'Aquila,   che ha scritto
la prefazione alla ricerca, ha sottolineato l'importanza di questa  novità nel panorama
degli studi di linguistica e dialettologia italiana, evidenziando "l'ampia descrizione ed analisi 
di una delle più complesse e interessanti
parlate dialettali dell'Abruzzo e dell'intera Italia centromeridionale". E ancora: rispetto ai
tanti studi precedenti del "vastese"
novecentesco, a cominciare dal "Vocabolario vastese" (fino alla lettera "E", 1901) di Luigi

Anelli e poi Ferrara, Spinelli ecc. la ricerca di La Verghetta riserva ampio spazio alla particolare fonetica del dialetto di Vasto, nel solco di un antico studio di Gustav Rolin - Il dialetto di Vasto
negli Abruzzi
— (pubblicato in tedesco a Praga nel lontano 1908 e solo di recente tradotto in italiano), dedicato soprattutto alla particolare fonetica, del vastese. E per consentire a tutti di riprodurre quei suoni, La Verghetta usa l'alfabeto fonetico internazionale (IPA), anziché i grafemi
di Luigi Anelli. Questa scelta se rende ostica la lettura a coloro che ignorano quel particolare
alfabeto, dà alla ricerca una veste scientifica che va ben oltre i confini della Regione. Ha preso poi
la parola l'autore del volume Ray La Verghetta, raccontando come ha appreso il dialetto dai nonni, che lui confondeva da ragazzo con l'Italiano, e la progressiva scoperta della bellezza di quella
lingua, pur così complessa. L'idea di una ricerca morfosintattica la maturò durante i suoi studi di
linguistica e di insegnamento in varie Università dell'America orientale. Per apprendere i "suoni"
del nostro dialetto è venuto varie volte a Vasto per registrare numerose conversazioni in dialetto
che faceva con i vastesi più anziani in grado di parlare quel dialetto antico. Il risultato di uno
sforzo più che decennale è un bel volume di oltre duecento pagine con una ricchissima
bibliografia per chi volesse ulteriormente approfondire quegli studi.

stralcio da art., a firma Nicolangelo D'Adamo, apprso su "Vasto domani", giornale degli abruzzesi nel mondo - n. 6 - Giugno 2022