Tradizioni popolari:
19 marzo: San Giuseppe e Festa del papà
 
San Giuseppe
del vastese Nicola Bottari
(Cupello, 1921 - Roma, 2017)

Uomo giusto,
anima candida
in umile ascolto.
Tua la paternita'
di Cristo,
la purezza
e la grazia.
Sposo e compagna
di Maria:
Inconcepibile
la via dell'uomo
senza la tua
obbedienza.
San Giuseppe
del vastese Nicola Bottari

Custode di Maria
accogliesti Gesu'
con dignita' di Padre
e abbandono al Mistero.

Carisma profetico,
cuore grande.

Umo giusto,
in umile ascolto
per un nuovo inizio
dell'universo
orientato all'eterno.

19 marzo festa di S. Giuseppe ed anche festa del papà
Questa festa a Vasto è molto sentita in quanto sono tanti coloro che hanno Giuseppe per nome (ma anche Peppino, Giuseppina, Pino, Pina, Peppe, ecc.), anche per la presenza della Cattedrale di San Giuseppe, chiamata così dal 1808 in onore di Giuseppe Bonaparte.
All’interno della chiesa oltre alla statua lignea del XIX secolo, che viene portata in processione ogni cinquanta anni, è interessante il ciclo di dipinti nelle lunette delle due pareti laterali, con le tappe fondamentali della vita di San Giuseppe: dalla nascita di Gesù, alla fuga in Egitto fino alla bella immagine del momento del trapasso tra le braccia di Gesù.
E come per ogni festa, anche la festa di San Giuseppe ha il suo buon dolce: le famose
"zeppole fritte o cotte al forno, farcite con crema pasticcera e guarnite con un’amarena sciroppata".
Il vastese Espedito Ferrara sulle pagine dell’Histonium a proposito della festa di San Giuseppe scriveva:
........È un santo popolarissimo non solo in Abruzzo, ma
.......in tutto il mondo
, forse perché nella sua condizione
......di umile lavoratore
, di padre di famiglia è più vicino
.........al nostro cuore e alla nostra situazione umana
”.
E sulla prima famiglia cristiana, in Abruzzo si ricorda una graziosa composizione, trascritta sempre da Espedito, che recita così:
Ggesù Bbambine va pe la case;
arrive la mamme
, je dà nu vasce
e le métte ‘n cunnulélle
:
Fa la nanne, Bbambinèlle…”
Lu Bbambine gnè na rose
La Madonne gnè na spose
,
San Giuseppe vicchiarèlle
nghe na nnocche a lu cappèlle
nghe na mazza fijurite
San Giuseppe fa lu zite
.
stralcio da art. , a firma Lino Spadaccini, apparso su "www.noivastesi.blogspot.com" in data 18 marzo 2010

San Giuseppe
(una breve lauda popolare)

San Ggiusèppe vicchiarèlle
Nghe la mazze e lu cuappèlle
,
Nghe la vèrghela fiurite
Che cce purte 'm baradise
;
'M baradise le bbille cose
:
Chi cce va ce s'arepose
;
A lu 'mberne la mala ggende
:
Chi cce va se n'arepende
E rrepènde e rripendìje
Chi cce va n' ce po' rescije
.
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La "verga" di S. Giuseppe fiorì all'annunzio dell'Angelo, che
dichiarava l'umile falegname padre putativo dei Signore.
da "Lunarie de lu Uašte" - ed. 2011

 

Che gioia papà!
del vastese Fernando D'Annunzio

Che gioia papà
quando al mattino
so che sei tu che mi accompagni a scuola
.
Che gioia papà
quando metti da parte un po’ di tempo
e ritorni bambino per giocare con me
.
Che gioia papà
quando torni la sera dal lavoro
ed io ti corro incontro e poi ti abbraccio
.
Che gioia papà
quando sento il mio cuore battere vicino al tuo
,
sembra dirti
:
ti voglio bene
...
ti voglio bene
...
ti voglio bene
...

.....................................................................................................febbraio, 2011

 

San Giuseppe Lavoratore”, opera del pittore vastese Cesare Giuliani - 2008 -
 olio su tela, cm. 120x200 - conservata presso la chiesa della S.S. Annunziata
, Vasto