Per salvare e riscoprire un patrimonio prezioso (le voci dei nostri avi) |
LA DIVINA COMMEDIA di Dante Alighieri (Firenze, 1265 - Ravenna, 1321) |
TRADOTTA NEL DIALETTO VASTESE da Fernando D’Annunzio (vastese) |
E-mail: fernandodannunzio@yahoo.it - Tel. 0873.380096 |
passando per il testo in dialetto abruzzese di Giuseppe Perrozzi (Vasto, 1899 - 1973) |
F. D'Annunzio | Inferno: | Presentazione | Canti: | I | II | III | IV | V |
PRESENTAZIONE - INFERNO: Canti I - II - III - IV - V |
Note dell' Autore Fernando D'Annunzio: |
Un grazie va all’amico Filippo Marino - http://vastogallery.blogspot.it/ - che mi ha suggerito di cimentarmi nella traduzione in “dialetto vastese” dei primi cinque canti dell’Inferno, a suo tempo tradotti in “dialetto abruzzese” dal nostro concittadino Giuseppe Perrozzi. Facile non è stato produrre questo lavoro, proprio perché sono passato attraverso una traduzione dall’opera di Dante Alighieri al dialetto “abruzzese” (scritto tra virgolette, perché in questo dialetto che consideriamo “abruzzese” non si riconosce tutto l’Abruzzo dove ogni territorio più o meno vasto, ha una sua “koiné”). Inoltre, molti termini del dialetto “abruzzese” non sempre hanno il corrispettivo vastese e in questo caso ho dovuto ottemperare al rispetto di rima e metrica che l’opera di Dante esige, cercando sinonimi validi e variando a volte la rima stessa e la costruzione del verso, con l’intento anche di conferire all’opera un’agevole comprensione e scorrevolezza. Spero di aver rispettato gli intenti del nostro don Peppino Perrozzi al quale va la gratitudine per averci lasciato quest’opera e l’apprezzamento per tutti i suoi lavori dialettali, in special modo i simpatici componimenti in dialetto vastese. |
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In poche parole e volendo indegnamente imitare il Manzoni che per affinare i suoi Promessi Sposi, dovette “sciacquare i panni in Arno”, |
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jë haj’ arisciacquäte li pènn’ a la ‘Ngràlle | |
(io ho sciacquato i panni al lavatoio dell’Angrélla… - A Vasto, fino agli anni ’40, nella vallata dell’Angrélla, non lontano da casa mia, esisteva un lavatoio pubblico, adiacente al Mattatoio). |
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Sul Dialetto usato: | |
Lu Uaštaréule, il dialetto vastese, ha caratteristiche di lingua “la lénga uaštaréule”; lingua che purtroppo sta diventando sempre più sconosciuta ai più e sta subendo continue contaminazioni, per fortuna la ritroviamo scritta in validi autori che l’hanno coltivata e tramandata. Ma il rischio più grande è la perdita dei suoni che risultano molto particolari, tanto che sono pochissimi e sempre meno coloro in grado di riprodurli nel modo giusto. Il lavoro al quale mi sto dedicando è quello di lasciare più tracce possibili di questa nostra amata “lingua”, abbinando registrazioni audio ai testi scritti. |
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“Quello che nasce dentro il mio cuore, voce sincera, voce d’amore, che custodisco dentro il mio petto, se esce fuori parla in dialetto.” |
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Fernando D'Annunzio | |
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Fonti: L'autore, F. D'Annunzio, com. del 13/12/2o21; il Blog "Vasto Gallery" di Filippo Marino, art. del 12/12 e altre - M.S., dic. 2021 |
La Divina Commedia è un’opera scritta in lingua volgare fiorentina, seguendo una struttura in terzine incatenate di endecasillabi (poi chiamate per antonomasia terzine dantesche). È divisa in 3 parti definite cantiche: Inferno, Purgatorio e Paradiso, e ogni cantica in 33 canti; pertanto l'opera, con il canto del proemio, consta di 100 canti (3 e 10 erano per Dante numeri di speciale significato, come simbolo l'uno della Trinità, l'altro di perfezione). Il titolo con cui la conosciamo non è stato quello attribuito dallo stesso Dante alla sua opera: Alighieri, infatti, denominò il suo lavoro semplicemente Comedia. L’aggettivo «Divina» le fu attribuito dal Boccaccio (Certaldo FI, 1313-1375) nel Trattatello in laude di Dante, scritto fra il 1357 e il 1362 e stampato nel 1477. Per quanto riguarda gli anni di composizione dell’opera, |
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i critici concordano che i tempi da considerare siano compresi tra il 1306/07 e il 1321, anni dell’esilio dantesco in Lunigiana e Romagna. Nella Commedia, Dante racconta un viaggio immaginario attraverso i tre regni ultraterreni, che lo condurranno fino alla visione della Trinità. Il viaggio, che Dante affronta dall’Inferno al Paradiso, dura “solo” 7 giorni (Inferno: mattina dell’8 aprile,Venerdì Santo/sera sabato 9); Purgatorio: alba del 10 aprile, domenica di Pasqua), Dante e Virgilio iniziano ad esplorare il Purgatorio, con un viaggio che dura tre giorni e tre notti; Paradiso: Alba del 13 aprile, Dante entra nel Paradiso Terrestre e vi trascorre la mattina, durante la quale lo raggiunge Beatrice. A mezzogiorno, Dante e Beatrice salgono in cielo. Inferno: Il viaggio dantesco inizia proprio nell’Inferno, sotto le mura di Gerusalemme. La guida di Dante è il poeta Virgilio, che lo accompagnerà tra le anime dannate. L’Inferno si apre con un Canto introduttivo (che serve da proemio all’intera opera), nel quale il poeta Dante Alighieri racconta in prima persona del suo smarrimento spirituale e dell’incontro con Virgilio. L’inferno dantesco è concepito come una serie di anelli numerati, sempre più stretti, che si succedono in sequenza e formano un tronco di cono rovesciato; l’estremità più stretta si trova in corrispondenza del centro della Terra ed è interamente occupata da Lucifero che, movendo le sue enormi ali, produce un vento gelido. Nell’inferno, ad ogni peccato corrisponde un cerchio, ed ogni cerchio successivo è più profondo del precedente e più vicino a Lucifero; più grave è il peccato, maggiore sarà il numero del cerchio. Nell’ultima parte dell’Inferno, a subire la punizione peggiore, si trovano i tre grandi traditori: Cassio, Bruto (che complottarono contro Cesare) e Giuda Iscariota. Purgatorio: Dopo essere usciti dall’Inferno, Dante e Virgilio approdano in mezzo al mare, dove s’innalza la montagna del Purgatorio. Il Purgatorio è composto da sette “cornici”, dove le anime non sono condannate per sempre: sul monte i peccatori scontano il loro peccato prima di accedere al Paradiso. Contrariamente all’Inferno, dove i peccati si aggravavano maggiore era il numero del cerchio, qui alla base della montagna, nella prima cornice, stanno coloro che si sono macchiati delle colpe più gravi, mentre alla sommità, vicino al Paradiso terrestre, i peccatori più lievi. Paradiso: Dopo aver percorso tutto il monte del Purgatorio, Dante saluta il suo accompagnatore Virgilio: questo perché Virgilio si trova nel Limbo, quel luogo dell’Inferno dove si trovano i non battezzati che hanno vissuto nel bene. Ne consegue, dunque, che Virgilio non viene considerato degno di accompagnare Dante in Paradiso. A guidare Dante in Paradiso è Beatrice, la donna amata dal Poeta. La struttura del Paradiso è composta da nove cieli concentrici, al cui centro sta la Terra; in ognuno di questi cieli, dove risiede un pianeta diverso, stanno i beati, più vicini a Dio a seconda del loro grado di beatitudine. Non c’è una gerarchia della beatitudine, perché le anime del Paradiso non stanno meglio o peggio, e nessuno desidera una condizione migliore di quella che ha, poiché la carità non permette di desiderare altro se non quello che si ha. Secondo la visione dantesca Dio, al momento della nascita, ha donato secondo criteri inconoscibili ad ogni anima una certa quantità di grazia, ed è in proporzione a questa che essi godono diversi livelli di beatitudine. I temi affrontati nella Divina Commedia da Dante sono diversi, soprattutto di: redenzione dell’umanità, dell’anima del poeta dopo il periodo di traviamento (la “selva oscura” che il Poeta trova “nel mezzo del cammin di nostra vita”), politica: l’umanità con la guida della ragione (Virgilio) e dell’impero raggiunge la felicità naturale, religiosa: con la guida della Teologia e della fede si arriva alla felicità ultraterrena (Paradiso). |
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La vita di Dante è un documento in cui, sia pure deformate dalla passione, si ritrovano tutte le vicende di Firenze e dell’Italia di allora. Nato a Firenze (cinquantamila abitanti circa), tra il maggio e il giugno del 1265, il suo vero nome era Durante, la famiglia era guelfa. Il padre, Alighiero, si sposò una certa Bella che dopo aver dato quel figlio (Dante), morì. Il bambino doveva avere fra i tre e cinque anni. In casa gli piovve una matrigna, Lapa, che diede a suo padre altri tre figli: un maschio e due femmine. Molti biografi dicono che Dante ebbe un’infanzia infelice fra quella mamma che non era la sua e quei fratelli che lo erano solo a metà. Ma non sanno addurne altra prova che il carattere di Dante, rimasto sempre ombroso, chiuso e malinconico. Muore a Ravenna notte dal 13 al 14 settembre 1321. Le sue opere: •...Vita nova, la sua prima opera, (scritta fra i diciotto e i ventinove anni), composta di 42 ....capitoli, dove si alternano 31 liriche racconta, che, trovandosi accanto a quella bambina ....(Beatrice), vestita di bianco, rimase folgorato dalla sua sommessa e vereconda bellezza al ....punto da non poterla mai più dimenticare. L'opera, di soggetto autobiografico, ruota attorno ....alla figura di Beatrice e all’amore che Dante ha nutrito nei suoi confronti, dal primo incontro ....alla mirabile visione che convincerà il poeta a parlare della donna amata come mai è stato fatto ....da alcun uomo. E’ il romanzo poetico del suo amore per Beatrice secondo la convenzione ....stilnovista. •...Convivio (scritto tra 1304 e il 1307), uno zibaldone che in 15 trattati doveva sviscerare ....tutto lo scibile del tempo; ridotto a soli quattro trattati: il primo introduttivo e i restanti scritti ....in forma di prosimetro. Vero e proprio trattato di filosofia, il Convivio viene da Dante scritto ....in volgare affinché di esso ne possano usufruire tutti coloro che, pur essendo desiderosi di sapere, ....non possono avvicinarsi alla cultura dei dotti. I temi di cui trattano i commenti alle canzoni sono ....l’amore per la Filosofia, la felicità che questa dona agli uomini e, infine, la natura della nobiltà. •...Rime. All’interno delle Rime sono state fatte confluire tutte le liriche di Dante non comprese ....nella Vita nova o nel Convivio, e riunite secondo determinati nuclei tematici che evidenziano ....un diverso stile poetico dell’autore: abbiamo così le ‘liriche giovanili’ che si richiamano a Guittone ....d’Arezzo, quelle ‘stilnoviste’ il cui modello è rappresentato da Guinizelli e Cavalcanti, le ‘rime ....nove’ che presentano un allontanamento dal modello stilnovistico, le liriche della tenzone con ....Forese che si richiamano alla poesia comico-realistica, le canzoni dottrinali e, infine, le così dette ....rime ‘petrose’ caratterizzate dall’asprezza dello stile e dedicate alla crudele donna Pietra. •...De vulgari eloquentia, prima trattazione scientifica di lingua italiana. Rivolta a un ristretto ....gruppo di intellettuali, questa opera che esalta, come lingua comune, l’uso di un volgare illustre, ....viene da Dante scritta (tra 1303 e il 1305) in latino e, come il Convivio, è un’opera incompiuta in ....quanto si ferma al capitolo XIV del secondo dei quattro libri di cui doveva essere formato. •...Monarchia, scritta in latino (tra il 1313 e il 1318), questa opera che fu posta all’indice ....dalla Chiesa, è il trattato con il quale Dante espone la sua dottrina politica relativamente alla ....necessità di un potere temporale appannaggio dell’Impero e non del potere ecclesiastico. •...13 Epistole, sono giunte fino a noi, delle molte centinaia che certamente scrisse nel corso della ....sua vita per annodare amicizie e soprattutto per romperne. Tra queste, la più importante è ....l’epistola XIII con la quale Dante dedica la terza Cantica della Commedia a Cangrande della Scala ....e che illustra il soggetto del poema (l’anima dell’uomo dell’aldilà) ed il suo scopo (indicare al ....genere umano la via dell’eterna felicità). •...Egloghe corrispondenza poetica che Dante ha intrattenuto con Giovanni Del Virgilio il quale ....aveva chiesto al poeta fiorentino di scrivere in latino un poema epico, così da estendere la sua ....gloria anche tra gli intellettuali. Con la prima egloga Dante risponde che egli non avrebbe ....rinunciato alla natura del suo fare poesia e con la seconda prende congedo dal Del Virgilio che ....lo invitava nella sua dimora (scritto tra il 1320 e il 1321). •...Quaestio de aqua et terra, trattato che documenta insieme il suo interesse per la scienza e la ....sua ignoranza, ch’era poi quella del tempo in cui visse. Il tema dell’opera venne esposto da Dante ....a Verona nel 1320: esso consisteva nella determinazione delle cause facenti sì che il globo ....terrestre non sia ricoperto dalle acque ma presenti una parte abitabile di terra emersa. •...La Comedia, il suo capolavoro, i cui dati anagrafici sono incerti. Boccaccio la.definisce “Divina” ....per la tematica, poiché tratta del viaggio di Dante che si conclude con la visione di Dio, e anche ....per la bellezza poetica e l'altezza di significato del poema. ....Nel 1555 verrà pubblicata la prima edizione dell'opera con l'attribuzione del titolo “Divina Commedia”. |
Notizie tratte dal volume "L'Italia dei secoli d'oro - Il Medio Evo dal 1250 al 1492 - di Indro Montanelli e Roberto Gervaso, impresso nel mese di aprile del 1985 presso la Milanostampa - Farigliano CN e varie altre fonti - M.S., dicembre 2021 |
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