Poeti e Scrittori contemporanei del vastese
prof. Felice Costantino
Scrittore e storico economico, esperto del Mezzogiorno d'Italia
 
Abruzzese, nativo di Celenza sul Trigno, classe 1945 - Ch, molto legato al suo paese di origine.
Ha insegnato nei licei vastesi, insegna Storia economica presso l'Università "Gabriele 'D'Annunzio" di Chieti-Pescara, è direttore di "Abruzzo contemporaneo" (rivista semestrale di storia e scienze sociali), ma è noto per essersi occupato di
storia economica del Mezzogiorno d'Italia, con particolare riferimento all'Abruzzo e al Molise.
Portano la sua firma alcuni volumi pubblicati da importanti
case editrici, come Einaudi, Laterza, Donzelli, Franco Angeli, Carsa, La Ginestra che hanno dato un notevole contributo
alla conoscenza ed all'approfondimento delle dinamiche economiche delle due regioni.
Ha dato alle stampe, per i tipi della Donzelli, "Vasto, storia d'una città" - 2010, che ripercorre l'intera vita della
comunità vastese sino ai giorni nostri con "tratti di
originalità e differenziazione
- così si legge nella prefazione
del libro - che contribuiscono, se non proprio a revisionare, quanto meno ad approfondire schemi di lettura che una
lunga tradizione di studi, dal meridionalismo classico alla «nuova storia», vorrebbe definitivamente acquisiti".
Felice Costantino ha pubblicato, tra l'altro:
2017 - Mezzogiorno tra identità e storia. Catastrofi, retoriche, luoghi comuni Donzelli Editore - ..............Roma - pp. 282.
2014 - Dalla Maiella alle Alpi. Guerra e Resistenza in Abruzzo - Donzelli Editore - Roma - pp. 466.
2010 - Le Trappole dell'Identità. L'Abruzzo, le catastrofi, .l'Italia di oggi - Donzelli Editore -
..............Roma.

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- Vasto. Storia di una città - Donzelli Editore - Roma.
2009 - Mezzogiorno virtuoso - Donzelli Editore - Roma.
...... .. - Termoli - Donzelli Editore - Roma.
2008 - Il Mezzogiorno operoso. Storia dell'industria in Abruzzo - Donzelli Editore - Roma.
2007 - Verde a mezzogiorno. Storia dell'agricoltura abruzzese dall'Unità a oggi - Donzelli
...............Editore - Roma.

2006 - Carichieti dalle origini ai giorni nostri. Risparmio e credito in un localismo di successo -
...............Laterza Editore - Roma - Bari.

2005 - New economy. Dall'homo faber all'homo sapiens - Franco Angeli - Milano - coautore
...............con Mattoscio Nicola.

2003 - La battaglia di Ortona - Carsa Editore - Pescara.
2001 - Dal borgo al mondo. La Banca Caripe 1870-2000 - Laterza Editore - Roma-Bari.
...........- Pizzoferrato un paese in guerra. La prima formazione partigiana del Sangro nel
...............memoriale del comandante D'Aloisio - Carsa Editore - Pescara - coautore con
...............Coletti Marisa e Dante
Umberto.
........ ..- Vasto, Un profilo storico. Economia, società, politica, cultura - La Ginestra
Editrice - ................L'Aquila.
...........- Il modello abruzzese - Donzelli Editore - Roma.

2000 - L'Abruzzo della collana «Storia d'Italia. Le regioni dall'Unità a oggi» - Einaudi - Torino,
........ ......in cui compaiono due suoi saggi: Da «obliosa contrada» a laboratorio per l'Europa.
........ ......Industria
e agricoltura.dall'Unità ai nostri giorni e Dagli Abruzzi all' Abruzzo: l'identità
........ ......sfuggente -
coautore.
1999 -.Storia dell'Abruzzo «Storie regionali», 5 volumi, Laterza Editore -Roma -Bari - cautore.
1996 - Il Sud tra mercati e contesto. Abruzzo e Molise dal Medioevo all'Unità - Franco Angeli -
............. Milano.

1993 - Guerra, Resistenza, dopoguerra in Abruzzo. Uomini, economie, istituzioni - Franco Angeli -
............. Milano.

1990 - Il disagio di vivere. Il cibo, la casa, le malattie in Abruzzo e Molise dall'Unità al secondo
..............dopoguerra - Franco Angeli - Milano.
stralcio da "Lunarie de lu Uašte" - ed. 2012 e varie - M. S., Novembre 2023

Vasto. Storia di una città
collana: Saggi. Storia e scienze sociali
di Felice Costantino
anno 2010 - Donzelli Editore, Roma - pp. 558 - € 38,00
Come s’inserisce Vasto nella storia del Mezzogiorno e dell’Italia? Semplice rispecchiamento o specifico
protagonismo? Con quali modalità – in questo caso – la microstoria si rapporta alla «grande» storia? Partendo da questi interrogativi, grazie a un impianto multidisciplinare ancorato alle più aggiornate acquisizioni dell’odierna storiografia, il libro ricostruisce la plurisecolare vicenda di
un centro costiero dai tratti comunque molto marcati. Già protagonista di eventi significativi in età preromana e
romana, fino al rango di municipium histoniensium, con il tempo Vasto consolida una centralità storica che va ben
oltre l’ambito locale: condizioni geografiche particolarmente favorevoli e flussi mercantili di rara intensità, nonostante il giogo delle signorie feudali, ne fanno un polo urbano di forte attrazione sull’intero medio Adriatico. Dal tardo medioevo
vi si afferma una protoborghesia, soprattutto in campo
agrario e commerciale, le cui intraprese si proiettano fruttuosamente nelle dinamiche dell’«economia-mondo».
Nelle grandi trasformazioni della contemporaneità, Vasto continua a segnalarsi per alcune sue peculiarità. Nel secondo Novecento, sfruttando abilmente le opportunità dell’intervento straordinario, specie nella prospettiva industriale e turistica, vi si innescano meccanismi virtuosi
di sviluppo che ne fanno un «localismo» di successo.
stralcio dal compendio del volume apparso su www.donzelli.it - 7 febbraio 2011

"Le Trappole dell'Identità. L'Abruzzo, le catastrofi, l'Italia di oggi"
Il libro che farà discutere
collana: Saggine
anno 2010 - Donzelli Editore, Roma - pp. 196 - € 16,50
Il volume è stimolante per interesse, curiosità e novità e darà spazio a discussioni. Quello che l'autore probabilmente vuole. Andare contro corrente, come si dice, questa volta gli piace.
Dal terremoto di L'Aquila coglie l'occasione per le sue riflessioni critiche e domande sulla
formazione delle identità di un popolo tentando di rigettare degli slogan che possono essere
banali o luoghi comuni. L'"Abruzzo forte e gentile" raggiunge la sua "apoteosi" per l'occasione
del terremoto aquilano.
Per Felice si tratta di un cliché, quello della tempra della popolazione abruzzese, di derivazione letteraria, ma dal punto di vista storico è possibile cogliere una verosimiglianza?
Si tratta di contesto storico o è proprio l'indole particolare della popolazione che emerge in
momenti di sventura in cui la vera natura dell'uomo si manifesta?
Anche quando l'ultimo conflitto mondiale invadeva con la tremenda presenza di più fronti nei territorio abruzzese emerse l'"umanità buona" del suo popolo, stando al racconto di quanto
hanno trovato aiuto (piace citare il presidente Ciampi) da parte di gente semplice che divideva
con i malcapitati quei "pane che non c'era". Eppure ci sono stati contemporaneamente comportamenti di segno opposto, egoistici o violenti. E se quelle persone dall'"umanità buona"
e quelle cattive si fossero trovate in luoghi inversi, quale sarebbe stato il comportamento? È il momento particolare che fa emergere l'indole o il contesto storico che determina il
comportamento? Come definire l'identità di un popolo e con quali categorie?
La letteratura ha avuto il suo peso, in particolare con D'Annunzio (i pastori) e Silone (i cafoni): cliché che il Felice ha voluto ribaltare già nel volume "il Mezzogiorno operoso. Storia
dell'industria in Abruzzo"
presentando un popolo laborioso e intraprendente.
Che l'ambiente possa condizionare l'economia è un fatto scontato, ma non altrettanto la pretesa
che possa plasmare il carattere degli individui. Alle sfide del momento non c'è identica risposta comportamentale.
L'occasione del terremoto aquilano sembra unire l'orgoglio di Benedetto Croce "Tu non sei napoletano, sei abruzzese" a quello dei tanti abruzzesi di oggi che, impegnati a livelli politici, giornalistici, economici, culturali, sottolineano il carattere e la capacità di reazione dei popolo abruzzese. Si tratta di un temperamento o peculiarità di carattere che possono essere
generalizzati in tutto il meridione.
Come si costruisce l'identità di un popolo o di un individuo? Un avvincente viaggio quello di Costantino Felice tra "le trappole" di quadri ambientali, storici, geografici, economici e letterati
per concludere con il Croce che l'uomo è filius temporis.
stralcio da art., a firma Rodrigo Cieri, apparso su Il "Vastese", mensile d'info. del territorio - n. 2 - febbraio 2010

"Il Mezzogiorno operoso. Storia dell'industria in Abruzzo"
Presentazione di un popolo laborioso e intraprendente
collana: Saggi. Storia e scienze sociali
anno 2008 - Donzelli Editore, Roma - pp. 580 - € 38,00
A Celenza sul Trigno, paese di origine del prof. Costantino Felice dell'Ateneo di Chieti, lo scorso
18 aprile 2009, nel pomeriggio si è svolto un affollato Convegno di Studi, di rilevante qualità
socio culturale; all'ordine del giorno, la presentazione del libro del prof. Felice "II Mezzogiorno operoso/Storia dell'industria in Abruzzo".
Il meeting si è tenuto nei suggestivi locali della R.S.A. "II Chiostro", ora riportati alla primitiva bellezza; relatori dell'incontro, il ministro emerito Remo Gaspari, il presidente della
Confindustria abruzzese Riccardo Marrollo e il preside della Facoltà di Scienze Manageriali
Nicola Mattoscio; moderatore Rodrigo Cieri; presente una bella schiera di amministratori,
autorità, operatori culturali e numerosi celenzani, giunti anche da fuori paese.
Con abili cenni propedeutici, il prof. Cieri, anche lui di Celenza, ha introdotto i lavori,
sottolineando la valenza del volume del prof. Felice, ultimo di una teoria di pubblicazioni; ne ha sottolineato il rigore scientifico, ha avuto parole toccanti per il chiar.mo prof. Felice che mai dimentica la sua Celenza, e la propria estrazione sociale, connotata da lavoro duro e onesto, ed infatti "operoso". Anche il presidente Marrollo, sponsor dell'Opera editoriale, confessa che la
cultura e l'industria abruzzese hanno fatto un "affare" con la pubblicazione del libro di
Costantino Felice; ma il dibattito ha raggiunto il clou dell'interesse con l'intervento del prof. Mattoscio: egli ha letteralmente "incantato" il pubblico con una relazione rigorosa ed insieme esaustiva, puntigliosamente articolata: nella sostanza, il Docente ha detto a chiare lettere che
il volume di Felice è ormai un classico della storiografia italiana ed europea; è da affiancare in biblioteca ai "grandi" delle scienze economiche e sociali; non solo, ma con quest'opera devono
fare i conti anche i ricercatori di domani, per via dei risvolti economici ed anche civili e culturali
che vengono messi in luce.
L'on. avv. Remo Gaspari ha riservato parole di stima verso l'Autore, ha convenuto che l'opera
di Felice sia ormai un formidabile strumento operativo per il politico dei nostri giorni, spesso
avulso dalla ricerca scientifica e dalla stessa società civile.
stralcio da art., a firma F. Mugoni, apparso sul mensile d'info. del territorio "Il Vastese" - n. 5 maggio 2009