Figure di Vasto, da ricordare
Tommaso Di Casoli (Gino la guardia)
(................. - Vasto, 9 giugno 2010)
 
È MORTO GINO LA GUARDIA
Se n’è andato il decano dei vigili urbani vastesi e con lui un pezzo di storia
Lo chiamavano tutti “Gino la guardia” e se mi era chiaro il motivo dell’appellativo, avendo svolto per più d’un quarto di secolo le funzioni di vigile urbano, non ho mai capito il perché di quel nome che aveva sostituito ed oscurato il Tommaso con cui era stato registrato cento anni fa all’anagrafe.
Se n’è andato ieri e la notizia ha fatto il giro della città suscitando commozione e rimpianto in chi ha avuto la fortuna di conoscerlo, perché Tommaso Di Casoli, detto Gino la guardia, era davvero un personaggio popolare e singolare.
Alto e solenne come la nonna Lucia del Carducci, cordiale, accattivante era rimasto l’unico sopravvissuto della generazione che aveva costituito il primo
vero nucleo del Corpo delle Guardie Municipali ed aveva svolto il servizio con quelle doti di umanità e di equilibrio che non devono mancare mai a chi porta la divisa.
E a proposito dell’uniforme, che indossava con eleganza e con lo stesso piglio d’un generale, mi piace oggi ricordare un episodio simpaticissimo che mi narrò lui stesso e che riporta ad una Vasto lontana nel tempo, animata da persone vere, d’umanità autentica, che potrebbero entrare in libro non ancora scritto a cui, ispirandosi a Marotta, si potrebbe dare come titolo ”L’Oro di Vasto”.
Interpreti della storiella il nostro Gino e l’indimenticabile Don Romeo Rucci, del quale s’è appena celebrato il Cinquantesimo della morte.
Il quadro è quello d’una splendida giornata di primavera di tanti anni fa: Gino si pavoneggia nella candida divisa estiva dei “municipali” ed ecco che dal cielo gli arriva addosso un proiettile lanciato da una innocente rondinella.
Sta per prorompere in un’esclamazione, che però gli si strozza in gola. Don Romeo, che aveva assistito alla scenetta dalla finestra della canonica, lo ammonisce severamente con queste parole:
“ štàtte zëtte…e ringràzie lu Padratérne ca le vacche ‘n ténne li sciànnele” (Stai zitto…e ringrazia il Padre Eterno che le vacche non hanno le ali).
Voglio ricordarlo così, con questo aneddoto, che richiama alla antica fede popolare del nostro popolo, l’amico Gino/Tommaso, con il quale se ne va un pezzo della nostra storia cittadina.
Peppino Tagliente
stralcio da art. apparso sul giornale "Qui Quotidiano" - Vasto - pubblicazione gratuita - giovedì 10 giugno 2010

GINO il "Vigile Gentiluomo"
Alla soglia del secolo di vita è scomparso il 9 giugno 2010, Tommaso Di Casoli, più noto
"Gino La Guardia"
per noi il "Vigile Gentiluomo" non solo per il suo distinto portamento, ma soprattutto quale usbergo di un uomo che si è fatto apprezzare da tutti pur nell'austerità della divisa e del servizio che ha onorato con dignità di cosciente responsabilità di operare per il bene comune e per la tutela delle istituzioni civiche.
Scompare, con "Gino La Guardia" un esponente della società vastese che ha dedicato la sua esistenza al culto dei valori umani e alla cura della famiglia con profondo rimpianto per quanto lo hanno conosciuto e hanno apprezzato le sue doti morali.

stralcio da articolo apparso su "Il Vastese" - mensile d'info. del territorio - n. 7/8 - luglio/ago. 2010