Figure da ricordare |
Elio Bitritto |
Geologo, docente, giornalista, scrittore, narratore, animatore culturale e uomo impegnato attivamente nel sociale |
(Manfredonia FG, 20 febbraio 1941 - Vasto, 27 agosto 2023) |
Ha suscitato grande cordoglio la scomparsa di Elio Bitritto,
82 enne, molto noto e stimato a Vasto. Il professore si è spento domenica 27 agosto intorno alle 23. Geologo, docente, giornalista, scrittore, narratore, animatore culturale e uomo impegnato attivamente nel sociale, lascia una traccia indelebile nella vita della Città. Nato a Manfredonia il 20 febbraio 1941, residente a Vasto, da molti anni. E' stato: • tra i fondatori dell'Associazione culturale |
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San Michele - Vasto e del relativo Premio (nato nel 1997, per onorare i vastesi e non che si sono distinti nel campo della cultura, della scienza, della finanza, dell'imprenditoria e del mondo del volontariato e che portano in alto il nome della città), ricoprendo per molti anni anche il ruolo di Presidente (in pratica dalla nascita dell'associazione). Dopo 25 anni, nel 2022, il geologo Elio Bitritto passa il testimone e gli subentra Andrea Mazzatenta, docente e ricercatore presso le Università d’Annunzio di Chieti/Pescara, in precedenza, dell’ateneo di Teramo. Un personaggio radicato a Vasto, di alto valore culturale, giovane. • Presidente, nomina annuale, nel mese di aprile 2020, del Lions Club Vasto Adriatica Vittorio Colonna, nell'anno sociale 2020-2021, subentrando a Luigi Marcello. Straordinaria è stata la partecipazione alla consultazione che ha raggiunto una percentuale dell’87,5% dei soci. Ha ricoperto vari incarichi sia a livello di Club che a livello di Distretto Lions. Un impegno continuo e partecipato per il quale ha ricevuto il riconosciuto della Melvin Jones Fellow nell’anno sociale 2018-19. A breve avrebbe tagliato i 30 anni di associazione al Lions Clubs International. • tra i promotori principali della realizzazione del Museo del Costume del Vasto, fondato nel 1995 su iniziativa del Lions Club - Vasto. • Docente, di scienze e geografia, molto apprezzato all'Istituto industriale e al Liceo scientifico tecnologico Mattei di Vasto, dal 1977 al 1999. • uno dei fautori e dei motori del Premio Mario Molino che la famiglia del compianto ingegnere, insieme al Lions Club, ogni anno |
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celebra all’ITIS Mattei, proprio in quella scuola dove aveva insegnato per tanti anni. • giornalista per passione. Appassionato di viaggi, ha collaborato con varie testate giornalistiche nazionali e locali (tra cui Qui Quotidiano, il graffiante giornale gratuito di cui era direttore Giuseppe Tagliente e che veniva distribuito nei bar e nelle edicole di Vasto, poi divenuto un sito Internet). |
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Ha dato alle stampe ricerche storiche, romanzi ed alcuni libelli carichi di quell’ironia che era parte del suo carattere. La scrittura è sempre stata una delle sue passioni. | |
Ha collaborato, a siti locali (Qui Quotidiano, Zonalocale ed altri), pubblicando articoli
di argomenti vari che riflettevano la sua profonda conoscenza e passione per la cultura e la scienza. Ha patecipato a molte tavole rotonde toccando argomenti i più svariati. |
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Fra le varie sue passioni c'era il canto tant’è che era componente del coro ‘Le voci del vastese’. | |
Elio Bitritto ha sempre dimostrato abnegazione per il servizio e le attività solidali e nel sociale, è stato impegnato in molteplici attività di promozione culturale. Uomo di rara sensibilità culturale, di cultura sopraffine, tutto d’un pezzo, distinto, generoso e sempre disponibile. |
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Il sindaco di Vasto e presidente della Provincia di Chieti, Francesco Menna, ha voluto esprimere il suo cordoglio per la scomparsa del professore in un messaggio in cui si legge: «Uomo esemplare, molto impegnato nel sociale, profondamente legato alla famiglia...». L'ex sindaco di Vasto, Giuseppe Tagliente lo ricorda così: «Un amico sincero e leale, un collaboratore intelligente e propositivo, un esempio di vita...». |
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Fonti varie - M. S., 08/2023 | |
ultimo libro del prof. Elio Bitritto | |
Il Viaggio - 2022 | |
un tuffo nella Vasto di 200 anni fa (periodo della frana del 1816 e della successiva carestia ed epidemia) |
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Un romanzo storico ambientato nella Vasto di duecento anni fa, periodo della frana del 1816 e della successiva carestia ed epidemia con 2.500 morti. Periodo storico molto conosciuto dall’autore, geologo di professione e giornalista per passione, che aveva già pubblicato lavori scientifici sullo stesso tema e un interessante saggio sulla prima grande frana di Vasto dal titolo “…Nel mese di aprile dello scorso anno 1816”, con una dettagliata analisi dell’evento tra storia e scienza. Ma ora, con questa nuova opera Elio Bitritto punta la sua attenzione molto di più sull’aspetto umano di quei tragici eventi. La formula del “romanzo storico” infatti gli dà la possibilità di riferire fedelmente sia i fatti storici, che i sentimenti vissuti dalle persone in quei momenti. Oltre naturalmente a tutte le descrizioni di contesto. Il volume viene così presentato: “Il viaggio avventuroso di un frate, da Napoli a Vasto attraverso un itinerario geografico e gastronomico che tocca Campania, Molise e Abruzzo Citeriore al tempo della restaurazione borbonica. I giorni della grande paura della Frana del 1816 vissuti con le suggestioni, le conoscenze del tempo e con la meraviglia di trovarsi davanti ad un avvenimento troppo grande per essere compreso”. Una “fotografia” di Vasto in uno dei suoi periodi più tragici tra frana, carestia ed epidemia. Il protagonista del romanzo, Fratel Antonio da Siponto, ritrova tra le sue carte gli appunti su un viaggio effettuato nel 1816 da Napoli a Vasto per accompagnare tre frati in tre diverse città del regno. Venivano mandati dal loro superiore per “fare una ricognizione sui beni della Chiesa dopo la caduta di Napoleone e la restaurazione dei Borbone a Napoli”. Partenza da Napoli il 17 marzo 1816. Le strade all’epoca non erano facili. “In pratica per un viaggio, quello stesso dei corrieri postali, poco oltre 300 km che normalmente si percorrono in 4-5 giorni nella buona stagione, sarebbe durata qualcosa di più a causa delle soste programmate e senza tener conto adesso gli accennati imprevisti che riguardavano la stagione invernale particolarmente rigida con copiose nevicate e altrettanto copiose piogge”. Nel volume si racconta delle infinite peripezie durante il difficoltoso viaggio. Infine l’arrivo a Vasto il 25 marzo, incontro con don Gianfranco e approfondite discussioni sulla storia della città. A seguire la fotografia della vita cittadina, dei pescatori, dei contadini, delle osterie, dei pettegolezzi delle comari, delle difficili condizioni atmosferiche, della neve, dei mercati, del pesce, dei trabocchi, del |
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L'autore Elio Bitritto geologo e giornalista |
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brodetto e via dicendo.
Ogni giorno don Gianfranco riferisce
all’ospite Frate Antonio anche nuovi aspetti sulle chiese del Carmine, di San Michele, della guerra tra Petroni e Mariani, della tradizione della Sacra Spina. Dopo questa ampia descrizione della città e dei suoi abitanti, degli usi e costumi, si arriva al primo Aprile giorno della tragedia. “Mi sveglio più volte nel corso della notte per lo scroscio della pioggia incessante e per tuoni e lampi. A un certo punto (...) avverto il suono delle campane, un vociare indistinto. (…) Mi affaccio da una finestrella che dà sulla strada e vedo gente che si avvia verso la strada che guarda il mare. Sono naturalmente incuriosito e mi preparo per uscire. In quel momento entra Don Gianfranco e mi annuncia che si sta verificando un fatto molto grave: la città sta crollando”. Nelle pagine successive l’autore - da buon geologo - si sofferma sulle cause della frana e sulle diverse ipotesi, dopo aver descritto i luoghi del disastro attenendosi fedelmente alle fonti storiche. Un altro paio di giorni a Vasto, per avere il tempo di visitare il convento dell’Incoronata e Punta Penna e per assaggiare arrosticini e scapece, e poi la partenza di Fratel Antonio per Napoli il 5 aprile. Nell’epilogo don Gianfranco scrive a Fratel Antonio: “Oltre 2 anni dalla tua visita a marzo, due anni in cui questa mia terra ha vissuto altri due tragici avvenimenti di cui certamente sai, dato che sono stati comuni a molte parti d'Italia e del mondo”. Il riferimento era alla successiva carestia ed alla terribile febbre petecchiale con molti morti. “Resta il fatto che in totale ci furono a Vasto, in tutto il 1817, ben 2.183 decessi certi. Ma altri 400 almeno potrebbero non essere stati dichiarati”. Fratel Antonio risponde da Napoli con più informazioni in merito. Per quanto riguarda l’epidemia spiega che a Napoli sono state adottate tecniche di contenimento con isolamento e vaccinazioni. Sulla carestia invece si sofferma su uno strano cambiamento climatico verificatosi a livello globale che ha distrutto tutti i raccolti in Europa ed in America. Acqua e neve dappertutto “fino a registrare fiumi e laghi gelati in Pennsylvania in piena estate”. Dopo tutte queste brutte notizie, il frate protagonista de “Il Viaggio” di Elio Bitritto dice: “c'è una cosa che mi rincuora: sia i Vastesi che i Napoletani di guai ne hanno passati tanti. Ma, sempre, la caparbietà degli abruzzesi e quella “tragica spensieratezza” dei napoletani hanno saputo vincere su tutto e su tutti. Anche questa volta sapremo reagire e superare questa ennesima prova cui il destino ci sottopone”. |
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stralcio da articolo apparso sul blog "www.noivastesi.blogspot.com" di Nicola D'Adamo - 20 marzo 2022 - M. S., 01/2023 | |
“… nel mese di aprile dello scorso anno 1816” | |
libro edito dalla Casa Editrice Q, Vasto - 2016 | |
“…nel mese di aprile dello scorso anno 1816“. Questo il titolo del |
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MOLTO, purtroppo, NON È CAMBIATO | |
È cambiato l’approccio al fenomeno, sono cambiate le tecniche di prevenzione e di recupero, è cambiata anche la consapevolezza della tutela dell’ambiente: non è cambiato il diluvio di parole che ha accompagnato ed ancora accompagna il ripetersi di catastrofi ambientali quali le frane, le alluvioni, i terremoti oggetto, sempre a posteriori, di tavole rotonde, interviste a scienziati, previsioni più o meno attendibili: il tutto fedelmente riportato dai media, con una punta di maggiore attenzione all’aspetto umano dell’evento. |
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prevedibili, le frane e le alluvioni sono, in generale, prevedibili ma nulla o quasi si fa in questa direzione. | |
stralcio da articolo apparso sul blog "www.noivastesi.blogspot.com" di Nicola D'Adamo - 20 novembre 2016 - M. S., 01/2023 | |
Dulcis in findus. Storielle semiserie per qualche momento di Guttalax |
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Episodi di vita quotidiana frammisti a favole moderne e piccanti interpretazioni. | |
Autore: Elio Bitritto Data di Pubblicazione: 2011 Editore: Q Edizioni - Vasto |
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Presentazione del libro, a cura di Granfranco Bonacci e Giuseppe Tagliente, sabato 23 giugno 2012, alle ore 18, presso la Casa di Conversazione in via Arno a Vasto. Il ricavato della vendita del libro |
M. S., 08/2023 | |
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