Aree Protette d'Abruzzo
Regione Abruzzo
 

Canto: J’Abruzzu!
Gran Sasso in fotografia
Gran Sasso: Notizie
 
 N.
Aree
3
Parchi Nazionali
1
Parco Regionale
3
Riserve Naturali Statali
25
Riserve Naturali Regionali
5
Parchi Territoriali Attrezzati
 
3
Parchi Nazionali
Provv. Istitutivo
Prov.
Estens.
in ha
1
Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise
RDL n. 257
del 11.01.1923
L'Aquila, Frosinone e Isernia
50.683
2
Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
L. n. 394
del 06.12.1991
Ascoli Piceno, L'Aquila, Pescara, Rieti e Teramo
141.341
3
Parco Nazionale della Maiella
L. n. 394
del 06.12.1991
Chieti, L'Aquila e Pescara
74.095
 
1
Parco Regionale
Provv. Istitutivo
Comune
Prov.
Estens.
in ha
1
Parco Reg. del Sirente - Velino
L.R. n. 23 del 07.03.2003
(prima istit. nel 1989
Acciano, Rocca di Mezzo e tanti altri
AQ
54.705
 
3
Riserve Naturali Statali
Provv. Istitutivo
Comune
Prov.
Estens.
in ha
1
Lago di Pantaniello
D.M. 21.02.1972
Barrea
AQ
2
2
Pineta di S. Filomena
D.M. 13.07.1977
Pescara, Montesilvano
PE
19,72
3
Monte Velino     2.487 m s.l.m.
AQ
 
25
Riserve Naturali Regionali
Provv. Istitutivo
Comune
Prov.
Estens.
in ha
1
Sorgenti del Pescara
L.R. n. 57 del 31.10.1986
Pescara
PE
49
2
Zompo lo Schioppo
L.R. n. 24 del 29.05.1987
Morino
AQ
1.o25
3
Lago di Penne
L.R. n. 26 del 29.05.1987
Penne
PE
1.3o0
4
Lago di Serranella
L.R. n. 68 del 09.05.1990
Altino, Casoli, S. Eusanio d/ Sangro
CH
5o0
5
Castel Cerreto
L.R. n. 74 del 04.12.1991
Penna Sant' Andrea
TE
70
6
Grotte di Pietrasecca
L.R. n. 19 del 10.03.1992
Carsoli
AQ
110
7
Calanchi di Atri
L.R. n. 58 del 20.04.1995
Atri
TE
380
8
Monte Genzana Alto Gizio
L.R. n. 116 del 28.11.1996
Pettorano sul Gizio
AQ
3.160
9
Gole del Sagittario
L.R. n. 16 del 22.02.1997
Anversa degli Abruzzi
AQ
354
10
Abetina di Rosello
L.R. n. 109 del 23.09.1997
Rosello
CH
211
11
Punta Aderci
L.R. n. 09 del 20.02.1998
Vasto
CH
285
12
Gole di San Venanzio
L.R. n. 84 del 16.09.1998
Raiano
AQ
1.072
13
Monte Salviano
L.R. n. 134/1999
Avezzano
AQ
722
14
Bosco di Don Venanzio
L.R. n. 128/1999
Pollutri
CH
78
15
Pineta Dannunziana
L.R. n. 96/2000
Pescara
PE
56
16
Lecceta di Torino di Sangro
L.R. n. 67/2001
Torino di Sangro
CH
170
17
Cascate del Verde
L.R. n. 28/2001
Borrello
CH
287,5
18
Sorgenti del Vera
L.R. n. 70 del 15.11.1983
L'Aquila
AQ
30
19
Borsacchio
L.R. n. 6 del 08.02.2005
Roseto, Giulianova
TE
1.100
20
Grotta della Luppa
L.R. n. 6 del 08.02.2005
Sante Marie
AQ
30
21
Lago di San Domenico
L.R. n. 6 del 08.02.2005
Villalago
AQ
60
22
Grotta delle Farfalle
L.R. n. 5 del 30.03.2007
San Vito Chietino, Rocca San Giovanni
CH
510
23
Punta dell'Acquabella
L.R. n. 5 del 30.03.2007
Ortona
CH
28
24
Ripari di Giobbe
L.R. n. 5 del 30.03.2007
Ortona
CH
28
25
Marina di Vasto
L.R. n. 5 del 30.03.2007
Vasto, San Salvo
CH
57
   
 
5
Parchi Territoriali Attrezzati
Provv. Istitutivo
Comune
Prov.
Estens.
in ha
1
Sorgenti sulfuree del Lavino
L.R. n. 25 del 29.05.1987
Scafa
PE
37,8
2
Fiume Fiumetto
L.R. n. 89 del 20.11.1990
Colledara
TE
74
3
Vicoli
L.R. n. 85 del 13.11.1990
Vicoli
PE
10
4
Annunziata
L.R. n. 23 del 04.06.1991
Orsogna
CH
130
5
Fiume Vomano
L.R. n. 109 del 09.05.1995
Montorio al Vomano
TE
335
 
Parchi Nazionali
In Abruzzo sono stati istituiti tre parchi nazionali: il Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, quello della Majella e quello del Gran Sasso e Monti della Laga.
Conservano i valori più elevati della biodiversità e rappresentano importanti nodi della Rete europea Natura 2000, costituendo Zone di protezione speciale (ZPS).
Essi coniugano le esigenze di conservazione e salvaguardia del patrimonio naturale con gli interessi delle popolazioni locali con progetti di sviluppo sostenibile all'interno dell'area protetta.
La divisione in zone a trasformabilità differenziata assicura la realizzazione delle infrastrutture necessarie compatibilmente con gli interventi di gestione delle risorse naturali e il mantenimento delle attività tradizionali.
E' incentivata l'agricoltura biologica e la produzione artigianale di qualità.
Particolare attenzione è rivolta agli aspetti educativi e ricreativi legati al turismo.
 
Parco Regionale
L'unico Parco naturale regionale è quello del Sirente-Velino che, sia per estensione (circa 50.000 ha, 22 Comuni) che per importanza naturalistica, può competere con i parchi nazionali grazie alla presenza di specie floristiche e faunistiche di rilevante interesse scientifico per la loro rarità
e il loro carattere di endemicità. Uno degli aspetti fondamentali riguarda lo sviluppo dell'economia locale e delle esigenze delle popolazioni realizzata anche attraverso la conservazione degli aspetti naturali e storico-culturali di cui questoterritorio è particolarmente ricco.
 
Riserve Naturali Regionali
L'Abruzzo è la regione dei vasti paesaggi appenninici, ricca di biodiversità, per la cui conservazione sono state istituite venticinque Riserve naturali regionali. Gli ambienti tutelati sono i più vari e vanno da quelli montani a quelli collinari, costieri, calanchivi e di grotta. Numerose sono le Riserve istituite in zone umide.
 
Parchi Territoriali Attrezzati
La Regione Abruzzo ha istituito 5 Parchi Territoriali Attrezzati, con notevoli valori naturali ed ambientali. La loro istituzione, però, non èpiù prevista dalla vigente legge regionale.
 
Aree Marine Protette
L'Area marina protetta Torre del Cerrano è stata istituita dal Ministero dell'Ambiente il 7 aprile 2010.
La prima riserva marina abruzzese è localizzata in sette chilometri di costa tra i comuni di Silvi e Pineta, in Provincia di Teramo, al centro geografico del lungo litorale che unisce la riserva marina di Miramare, nel Golfo di Trieste, in Friuli, alle tre riserve marine pugliesi delle Isole Tremiti, Torre Guaceto e Porto Cesareo.
 
Sistema delle Aree protette della Costa Teatina
Questo sistema è costituito da un corridoio verde di raccordo iniziale nella rete ecologica tra le
Riserve regionali di Punta Aderci, nel Comune di Vasto, e della Lecceta di Torino di Sangro, che
costituiscono Siti d'importanza comunitaria (SIC). Di questo sistema fanno parte anche le Riserve
regionali Punta dell'Acquabella, Ripari di Giobbe, Grotta delle Farfalle e Marina di Vasto, queste ultime due SIC anch'esse.
Vi è inoltre compreso il giardino botanico di San Salvo, oltre a numerose stazioni dove sono segnalate specie vegetali in lista rossa IUCN.
Di particolare bellezza paesaggistica e architettonica il sito San Giovanni in Venere nel Comune di Fossacesia, al quale si applica il regime di protezione proprio delle riserve naturali. L'obiettivo è quello della tutela e valorizzazione della costa da realizzare sulle aree di sedime del tratto litoraneo del tracciato dismesso delle Ferrovie dello Stato, sulle stazioni e relative aree di pertinenza.
Da Ortona a San Salvo il litorale presenta aspetti di grande interesse naturalistico, ambientale, paesaggistico e storico.
La costa è generalmente bassa, con l'altitudine media 80 m slm fino ad un massimo di 150 m, con spiagge ghiaiose e sabbiose e arenili in corrispondenza della foce del Sangro e nel vastese interrotti da piccoli promontori rocciosi.
Nei litorali con le punte che si affacciano sul mare, l'ambiente marino è densamente popolato di vita acquatica. Nelle zone più distanti dalla linea di costa, le rocce si dispongono in lunghe file parallele a varia profondità, separati da corridoi di sabbia e caratteristici per elevata diversità biotica. Questi luoghi ospitano nei loro anfratti sommersi specie ittiche pregiate e altri organismi rari e protetti. Non meno rilevante è la presenza nell'immediato entroterra, fra i fiumi Foro e Sangro, di profonde vallate incise nel piano collinare, ricche di sorgenti e di vegetazione mediterranea.
La costa teatina riepiloga molti degli ambienti litoranei adriatici e ciò costituisce criterio fondamentale per la sua protezione.
stralcio dal volumetto "Aree protette d'Abruzzo" - 2010, a cura della Regione Abruzzo
- COGECSTRE Edizioni - Penne PE - T. 085.8270862 - e - mail: edizioni@cogecstre.com

Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise

http://www.parcoabruzzo.it/

Carta d'identità
Nome Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise dal 2001
In precedenza Parco Nazonale d'Abruzzo
Istituzione 1922 - 9 settembre, iniziativa privata
1923 - 11 gennaio, Regio Decreto-Legge n. 257
Superficie 50.683 ettari con un'area contigua di circa 77.500 ettari
Regioni interessate Abruzzo (prov. L'Aquila), Lazio (prov. Frosinone, Molise (prov. Isernia)
Comuni In Abruzzo: Alfedena, Barrea, Bisegna, Civitella Alfedena, Gioia dei
Marsi, Lecce nei Marsi, Opi, Ortona dei Marsi, Pescasseroli, Scanno, Villavallelonga, Villetta Barrea
Nel Lazio: Alvito, Campoli Appennino, Picinisco, San Biagio
Saracinisco, San Donato Val di Comino, Settefrati, Vallerotonda
Nel Molise: Castel San Vincenzo, Filignano, Pizzone, Rocchetta a
Volturno, Scapoli
Aree faunistiche Zoo/Centro recupero animali Pescasseroli; Lupo-Lince Civitella
Alfedena; Camoscio Opi; Orso Villavallelonga; Cervo Lecce nei Marsi;
Orso Campoli Appennino
Fiumi Sangro, Melfa, Giovenco, Volturno
Laghi Barrea, Vivo, Pantaniello, Montagna Spaccata, Castel San Vincenzo,
Selva di Cardito, Scanno, Grottacampanaro
Cime Principali Petroso (2.249 m), Marsicano (2.245 m), Meta (2.242 m).
Riserve Integrali 4.400 ettari
Flora 2.000 specie di piante superiori
Fauna 66 specie di mammiferi; 230 di uccelli; 52 di rettili, anfibi e pesci; 5000
specie di invertebrati
Foreste 30.000 ettari circa
Alberi più vecchi Pino Nero di Villetta Barrea (età stimata 535 anni), Faggio di Val
Cervara (età stimata 560 anni)
Le risorse naturalistiche del Parco possono essere
sintetizzate in poche, ma significative cifre:
oltre 2.000 le specie di piante, circa un terzo della flora
...italiana, molte endemiche e rare;
66 specie di mammiferi (30 specie di pipistrelli presenti in
...Italia, almeno 20 sono.rinvenibili all'interno di quest'area
...protetta, che risulta così una ricchissima e concentrata
...riserva di biodiversità;
230 le specie di uccelli;
52 di rettili, anfibi e pesci;
oltre 5.000 specie di invertebrati.

Nato il 9 settembre del 1922 per iniziativa privata, confermato
con Regio Decreto-legge n. 257 dell'11 gennaio 1923, abolito
durante il ventennio fascista, rinato nel 1951 come Ente Autonomo, la
sua espansione si lega al fenomeno dell'eco-turismo, sviluppatosi a
partire dagli anni '80. Obiettivo principale era quello di tutelare le
specie estinte da altre parti e qui rifugiate, tra cui, soprattutto, l'Orso bruno marsicano e il Camoscio d' Abruzzo.
Ma l'idea del fondatore, Erminio Sipari, era anche quella di creare
un centro d'attrattiva turistica, una zona climatica sfruttabile per passeggiate e escursioni grazie a qualche albergo, rifugio e punto di ristorazione. Attualmente questi due obiettivi ideali sono i punti di
forza del Parco. All'interno dell'area sono protetti grandi predatori,
come il lupo e l'orso, grandi ungulati come il camoscio, il cervo e
capriolo, che fungono da appeal (richiamo) turistico, con un
conseguente flusso economico e i turisti che transitano annualmente
sono calcolabili in circa 3,5 milioni.
Inizialmente estesa su una superficie di 500 ettari, l'area oggi
comprende 50.000 ettari più una zona di protezione esterna di circa 77.500 ettari, all'interno della quale l'Ente Parco, d'intesa con le tre Regioni interessate, Abruzzo, Lazio, Molise, può intervenire per
regolamentare l'attività venatoria, disciplinando il numero di cacciatori
e le modalità di caccia.

Anche l'accesso ad alcune zone del Parco può essere limitato in alcuni periodi dell'anno, il flusso
può, per così dire, essere regolamentato per non interferire con le abitudini e attività degli
animali ospitati. Va in questa direzione l'azione di pianificazione e tutela voluta dall'Ente, che
punta a stabilire i criteri e le modalità con cui il visitatore deve accostarsi agli animali (da una
certa distanza, con il binocolo), per non disturbare e condizionarne il comportamento; grazie alla protezione orsi troppo confidenti possono essere spinti ad avvicinarsi alle abitazioni, con
conseguenti razzie a stalle, arnie, pollai e conflitti con gli abitanti che rendono necessari esborsi
di denaro a scopo di indennizzo, per cui ogni anno vengono devoluti 150-200.000 euro per
ristorare le persone che hanno subito danni.
Vengono previste attività di educazione ambientale e particolare attenzione viene riservata all'accoglienza di gruppi scolastici e all'organizzazione di attività per gruppi di anziani o turisti
che vogliono essere accompagnati nell'avvistamento di orsi, camosci e lupi.
Altrettanto importante è il servizio reso alla collettività, in maniera diretta o indiretta.
Il Parco fornisce un'importante risorsa idrica potenziale, un bene primario che viene reso
disponibile a tutta la collettività in forma pura e di buona qualità: l'acqua che fuoriesce dalle
sorgenti alla base dei massicci calcarei e permeabili, può essere calcolata in 1121 milioni di metri
cubi all'anno, con un conseguente valore economico di 33,6 milioni di euro, in termini di risorsa grezza. Ed ancora: le emissioni di CO2, che secondo il Protocollo di Kyoto devono essere
contenute per ridurre l'effetto serra, possono essere assorbite grazie all'opera svolta dalle
foreste presenti all'interno del Parco. Biomasse equivalenti a 15.200 ettari di bosco possono assorbire fino a 12.538.887 tonnellate di CO2 , con un guadagno di 60-70 milioni di euro all'anno.
Tale biomassa è in grado di sostenere la produzione di CO2 derivante dai consumi annui di
612.459 famiglie: circa 2 volte la popolazione di Napoli (933 mila ab.), circa 3 volte la
popolazione di Palermo (652 mila ab.). E' per questo che viene svolta un'opera di tutela del patrimonio boschivo, che proibisce esboschi indiscriminati e prevede indennizzi, pari a circa 500.000 euro all'anno, per Comuni e privati, per i mancati tagli.
Va infine ricordata l'attività di ricerca: grazie soprattutto a sponsor e magnati, vengono
promosse ricerche sui lupi e orsi, pipistrelli, foreste e molte altre, al fine di migliorare i sistemi
di gestione e conservazione della natura.
L'Ente Parco è un Ente Pubblico, non economico, che opera sotto la vigilanza del Ministero dell'Ambiente, che favorisce però un indotto economico di notevole importanza per il territorio
e le regioni circostanti, malgrado le esigue risorse finanziarie disponibili: può contare su un
bilancio di parte corrente di appena 5,5 milioni di Euro. Il personale interno è costituito da 90 dipendenti di cui 38 a Guardiaparco, distribuiti in 5 aree organizzative, 8 sono i centri di visita,
25 i Comuni coinvolti, localizzati in aree diverse (Abruzzo, Lazio, Molise). I piccoli centri abitati dell'abruzzo, situati all'interno del Parco sono: Alfedena, Pescasseroli, Barrea, Civitella Alfedena,
Opi, Bisegna, Ortona dei Marsi, Gioia del Marsi, Lecce nei Marsi, Scanno, Villetta Barrea, Villavallelonga;
molteplici gli alberghi, i rifugi, i punti di ristorazione, gli affittacamere, le
cooperative di servizi presenti sul territorio, che producono una ricchezza valutabile in 150-200 milioni di euro all'anno: ecco un altro servizio reso alla collettività! Ecco un'esperienza che
mostra come si possa coniugare tutela ambientale e attività economica.
Fonti: articolo,"Abruzzo, una regione che cresce", apparso sul quotidiano "Il Sole 24 Ore",
del 9-10-2006 / http//www.parcoabruzzo.it - M. S., sett. 2022