Cittadini Onorari del Vasto
 

Personaggi hanno ricevuto la cittadinanza onoraria di Vasto per
i meriti conseguiti, per le loro opere o per il loro legame alla città

Data di Acclamazione Cittadino Onorario
10 aprile 1810 Carlo Antonio Manhes  1777 - 1854
Carlo Antonio Manhes, generale di Gioacchino Murat, ricordato per aver combattuto il brigantaggio che infestava in Abruzzo. La Città del Vasto, il
10 aprile del 1810 lo acclamò suo cittadino e per l’occasione murò una
lapide, che ancora oggi si può leggere, seppur gravemente deteriorata,
sulla facciata della cattedrale di San Giuseppe:
AL FORTE GUERRIERO D’AURILLAC CARLO ANTONIO MANHES
MEMBRO DELLA LEG. D’ONORE E CAV. DELLE DUE SIC. GENER. AJUT. DI CAMPO DI S.M. GIOACCHINO NAPOLEONE - DISTRUTTORE DE’ BRIGANTI - RESTAURATORE DELLA PUBBLICA QUIETE NELLE CONTRADE D’ABRUZZO - PER VOTO UNIVERSALE ACCLAMATO PRIMO CITTADINO DEL VASTO NEL GIORNO X APRILE MDCCCX -
A RICONOSCENZA DEL POPOLO VASTESE QUESTO MONUMENTO CONSACRA.
Ricordato per la sua ferocia e fermezza, il generale Mahnes nel suo ordine del giorno del 17 maggio 1810, proclamò che la tranquillità era ristabilita in Abruzzo e che nella sola provincia di Chieti furono uccisi 125 briganti e arrestati altri 166. Fra i molti briganti che il Manhes riuscì a catturare vi fu anche il famoso Saverio Pomponio, alias Centodiavoli, il quale venne rinchiuso nelle carceri vecchie di S. Maria (oggi Palazzo Mucci) per poi essere giustiziato il 13 febbraio del 1810.
 
24 aprile 1814 barone Giuseppe Nicola Durini  1765 - 1845

Il barone Giuseppe Nicola Durini, economista, è nato il 25 marzo 1765 a Chieti, discendente di famiglia nobile della Lombardia ed è muorto a  Napoli il 22 ottobre 1845.
Primo Sottintendente vastese, meritò la cittadinanza per aver respinto l’assedio dei banditi nei giorni 12 e 13 aprile del 1814. I briganti erano capeggiati da Fulvio Quici, nato a Trivento nel 1776, Pasquale Preside (o Pressete), sanguinario brigante di Scerni con più di cento omicidi alle spalle, e Basso Tomeo, che si faceva chiamare il Re delle campagne.
Questa volta i briganti non ebbero vita facile perché s’imbatterono in un uomo tenace e coraggioso, il barone Durini, il quale vincendo la resistenza di quelli che volevano raggiungere un accordo con gli assalitori, convinse il popolo a prendere le armi per respingerli. Fece chiudere le porte della città e dall’alto delle mura e dai bastioni del Castello rispose con decisione al fuoco nemico.
Per i meriti conseguiti, nella seduta consigliare del 24 aprile 1814, il sindaco Pietro Muzii, offrì la cittadinanza onoraria al Durini: "Ecco dunque l’Eroe il Difensore della Patria, e’l nostro Cittadino", si legge nella delibera conservata nell'Archivio Storico "G. Rossetti", "A tante lodevoli, e virtuose azioni altro compenso non trovo, che di umiliare a Sua Maestà a nome dell’intera Cittadinanza l’attaccamento, e lo zelo, di cui un sì degno Magistrato à fatto pompa in quel tristo avvenimento, nonché la prudenza, e le virtù che lo adornano. E simultaneamente segnare il suo nome nell’Albo de’ Cittadini, acciò sia di gloria a se stesso, ed alla Patria. Questo picciolo tributo è solo, che la Città del Vasto affettuosamente suol presentare nelle attuali sue circostanze; e che la bontà di un sì benemerito personaggio possa accettarlo di buon grado". Per l’occasione fu coniato un medaglione del diametro di quaranta centimetri, con l’effigie del barone Durini, realizzato dallo scultore vastese Florindo Naglieri.

 
1° giugno 1924 Benito Mussolini  1883 - 1945

Con l’entrata in carica della prima amministrazione fascista cittadina, presieduta dal prof. Pietro Suriani, in data primo giugno 1924, venne conferita la cittadinanza onoraria all'allora Presidente del Consiglio,
Benito Mussolini.
Il Commissario Prefettizio Rag. Cesare Perdisa, nella sua lunga e ragionata Relazione al ricostituito consiglio comunale di Vasto, ad un
certo punto affermò: "E la promessa fu mantenuta col plebiscito del 6
aprile in cui i vastesi affermarono superbamente la loro fede ed il loro consenso per quel
Governo che ha salvato l’Italia sull’orlo del precipizio.

Di questa fede e di questo consenso voi, signori Consiglieri, in numero di 29 su 30, vi siete resi interpreti invitandomi a conferire la cittadinanza onoraria di Vasto a S. E. il Presidente del Consiglio. Ed io, proclamando Benito Mussolini vostro concittadino onorario, ho sentito l’ineffabile orgoglio di coronare la mia missione con l’atto che consacra per sempre la redenzione di Vasto!".
Le parole pronunciate da Perdisa davanti al ricostituito consiglio comunale sono inequivocabili e rafforzate dal successivo telegramma inviato al Presidente del Consiglio dei Ministri Benito Mussolini, con il seguente testo: "Amministrazione Comunale Fascista Vasto acclamando cittadino onorario con fervido giuramento operare grandezza Italia".
 
1° giugno 1924 On. Giacomo Acerbo  1888 - 1969

Nella stessa occasione di Benito Mussolini, venne attribuita la cittadinanza onoraria all'On. Giacomo Acerbo  su proposta dell'ing. Giuseppe Peluzzo
"pel suo autorevole e cordiale interessamento impiegato per la
risoluzione dei vitali problemi cittadini
". 
Uomo politico e professore di economia e politica agraria nell'Università di Roma, Giacomo Acerbo, abruzzese, nativo di Loreto Aprutino, fu più volte decorato al valor militare. Deputato fascista, dopo la marcia su Roma fu sottosegretario alla presidenza del Consiglio fino al 1924, quindi vicepresidente della Camera, ministro dell'Agricoltura e Foreste
(1929-1935) e delle Finanze (1943). Membro del Gran Consiglio del
fascismo, il 25 luglio 1943 votò contro Mussolini nel ordine del giorno

Grandi, che in sostanza restituiva il comando delle forze armate al re. Costretto a fuggire, in seguito alla condanna a morte emessa dal Gran Consiglio, venne successivamente catturato dagli Alleati e condannato dall'Alta Corte di Giustizia per le sanzioni contro il Fascismo a 48 anni di reclusione, successivamente ridotti a 30. Trasferito presso il carcere dell'isola di Procida, insegnò per breve tempo matematica agli ergastolani. Annullata la sentenza dalla Cassazione il 25 luglio 1947, venne riabilitato e nel 1951 riammesso all'insegnamento universitario.
 
15 settembre 1924 Raffaele Paolucci  1882 - 1958

Raffaele Paolucci, medico chirurgo di fama mondiale, partecipò alla prima guerra mondiale come ufficiale di complemento della Marina e, per i meriti conseguiti, venne insignito della Medaglia d’oro al Valor Militare. Capo dei Nazionalisti italiani, svolse la sua vita politica nel Partito Nazionale Fascista
in cinque legislature, rappresentante del collegio di Lanciano e Vasto.
A Vasto, Raffaele Paolucci era persona molto stimata e amata. Nel 1925 ottenne l’istituzione del Regio Istituto Tecnico Commerciale ad indirizzo mercantile, e i vastesi, per riconoscenza, vollero intitolare la scuola alla memoria di Nicola Paolucci, suo padre. Ancora oggi una scuola media e la sezione dell’Associazione Marinai in congedo, portano il suo nome. La cittadinanza onoraria gli venne conferita il 15 settembre 1924 su proposta

dell'assessore Salvatore Pisarri: "per le sue eccezionali benemerenze e pel validissimo interessamento nella difesa degli interessi e dei diritti della città e del circondario di Vasto".
 
18 marzo 1925 Alberto de’ Stefani  1879 - 1969

Alberto de’ Stefani, classe 1879, conseguì la laurea in Giurisprudenza a Padova,  perfezionandosi in Economia a Venezia. Fu per vari anni docente universitario a Roma e nel 1920 aderì al Partito Nazionale Fascista. Squadrista della prima ora, fu ministro delle Finanze (1922) e, successivamente, del Tesoro (1923) sotto il governo Mussolini, mantenendo tali incarichi fino al 1925. Nel 1932 divenne membro del Gran Consiglio del Fascismo e dal 1939 Accademico dei Lincei e Vicepresidente dell'Accademia d’Italia. La cittadinanza onoraria gli venne conferita nella seduta consiliare del 18 marzo 1925, su proposta del sindaco Pietro Suriani, con la seguente motivazione: “Alle grandi benemerenze nazionali ha congiunto il merito di valorizzare, con la fondazione del regio Istituto Commerciale, quale

estremo lembo della terra d’Abruzzo”.
 
12 gennaio 1945 Umberto Tupini 1889 -1973

La Giunta Municipale presieduta dall'Avv. Giuseppe Nasci Sindaco di
Vasto, nella seduta del 12 gennaio 1945, attribuì la cittadinanza onoraria
al Ministro di Grazia e Giustizia Umberto Tupini, artefice principale dell'istituzione del Tribunale di Vasto, in quanto "vincendo difficoltà ed ostacoli, con animo coraggioso e con alto senso di equanimità, non
tollerò che si presentasse l'iniqua condizione fatta in passato alla nostra Città
".
Tre anni più tardi, il Ministro Tupini, spostato ai Lavori Pubblici,
partecipò alla posa della prima pietra del Porto di Vasto. La cerimonia avvenne il 2 maggio 1948, alla presenza dell'On. Giuseppe Spataro,
Mons. Falcucci, e altre autorità civili e militari.

 
autunno 1947 Edoardo Molisani 1881 -1957

Edoardo Molisani, nativo di Monteodorisio, sindacalista di spicco in USA
nella prima metà del '900, capo dei "cloakmakers" (cappotti) della
"Locale 48", e vice presidente dell'I.L.G.W.U., potente sindacato
americano del settore tessile., insignito della cittadinanza onoraria di
Vasto nell'autunno del 1947.
Il periodico Histonium, diretto dal compianto Espedito Ferrara, dava
risalto all'importante notizia con questo titolo: "Come attestato della sua instancabile opera di italianità", si legge nell'articolo, "ed in
ringraziamento della sua attività filantropica a vantaggio delle città bisognose di soccorsi
, compresa la nostra, il Sindaco, interprete dei sentimenti di gratitudine e di riconoscenza del popolo vastese, unanime

e plaudente il Consiglio Comunale, ha concesso al sig. Edward Molisani la cittadinanza onoraria".
Molisani accettò senza riserve la cittadinanza onoraria e inviò una lettera di ringraziamento all'indirizzo del sindaco Florindo Ritucci Chinni: "Signor Sindaco, per me, lavoratore emigrato ed esule dal dolce suolo nativo, non c'era da sperare mai e poi mai una gioia sì vivida e sì profonda come questa che ho provato e che provo nel considerare l'alto onore che mi si fa nell'offrirmi la cittadinanza onoraria di Vasto. No! Signor Sindaco, io poco ho fatto per meritare tanta distinzione. L'accetto, dunque, felicissimo e contento; ma non mi astengo di dichiarar loro che codesta gentile deliberazione dell'Amministrazione Vastese e del suo illustre Sindaco servirà ad incitarmi a compiere opere sempre migliori da buon lavoratore, da cittadino americano ed ora anche da cittadino onorario d'una delle più nobili comunità d'Abruzzo. Con stima e con piena riconoscenza, fo a Lei, Signor Sindaco, ai componenti di codesto Consiglio Comunale ed a tutta la cittadinanza vastese i miei saluti ed i miei ossequi più cordiali".
Nato a Monteodorisio nel 1881, Edoardo Molisani all'età di 19 anni, lasciò la terra natia e la famiglia per seguire il sogno americano. Imbarcato a Napoli sulla Tartar Prince, dopo molti giorni di viaggio sbarcò a New York il 25 gennaio 1900.
Entrato nel settore tessile, ben presto ne divenne uno dei principali esponenti del sindacato di settore per difendere i diritti dei lavoratori. L'I.L.G.W.U., abbreviazione di International Ladies' Garment Workers' Unione, difendeva gl'interessi dei lavoratori dell'industria tessile formata soprattutto da ebrei ed italiani. Il sindacato dell'I.L.G.W.U., che ormai parlava quasi
esclusivamente italiano, grazie al presidente Antonini, campano, ed al vice presidente Molisani, nell'immediato dopoguerra si adoperò in prima persona per risollevare l'Italia dalle ceneri del secondo conflitto mondiale, sostenendo istituzioni universitarie, asili e associazioni.
In Italia furono inviati ben trecento milioni in vestiari, farina e denaro. Nel maggio del 1949 Molisani venne premiato dal governo italiano per aver raccolto un milione di dollari in favore
della nostra nazione. Molte sono state le iniziative di solidarietà per il suo Abruzzo. Tanto è stato
il suo attaccamento per l'Italia, l'Abruzzo, Vasto e il suo indimenticato paese d'origine: Monteodorisio.
Ritiratosi dalla scena sindacale, Edoardo Molisani lasciò spazio al figlio Howard, il quale divenne Primo Vice Presidente del Sindacato.
Si spense all'età di 75 anni, il 13 gennaio 1957, a causa di un problema cardiaco.
 
8 ottobre 1986 Giorgio Crisci 1923 - 2010

Giorgio Crisci, nato da famiglia di origine vastese. Laureato in
giurisprudenza nel 1947 e successivamente passato nella Magistratura ordinaria fino al 1955, per quasi un quarantennio svolse le sue funzioni nell’ambito del Consiglio di Stato, ricoprendo vari incarichi fino ad
arrivare alla nomina di Presidente (8 gennaio 1986).
Partecipò attivamente all’attività amministrativa quale Capo Gabinetto di vari Ministeri.
Il consiglio comunale vastese nell’ottobre 1986 gli conferì la cittadinanza onoraria, mentre nel 2001 gli venne consegnato il Premio San Michele.

 
30 novembre 1995 Mons. Vincenzo Fagiolo 1918 - 2000

Mons. Vincenzo Fagiolo  il 20 novembre 1971 venne eletto, da papa
Paolo VI, Arcivescovo di Chieti e il successivo 19 dicembre ricevette l’ordinazione episcopale dal cardinale Carlo Confalonieri.
Dal 1979 ricoprì la carica di vicepresidente della CEI e Presidente della Caritas Italiana.
Il 15 luglio 1984 lasciò l’Arcidiocesi di Chieti-Vasto per prestare servizio a Roma. Nel concistoro del 26 novembre 1994 venne elevato al rango di cardinale da Papa Giovanni Paolo II.
La cittadinanza onoraria gli venne conferita il 30 novembre 1995 per la preziosa attività missionaria ed evangelizzatrice quale Arcivescovo Metropolita Teatino e primo Vescovo di Vasto.

 
1° giugno 2003 Mons. Pascual Chávez

Mons. Pascual Chávez, nato a Real de Catorce, nello Stato di San Luis
Potosí in Messico, il 20 dicembre del 1947, Rettore Maggiore dei Salesiani, nono successore di Don Bosco, venne insignito della cittadinanza onoraria
del Vasto il 1° giugno del 2003.
Nel discorso di ringraziamento, il successore di Don Bosco sottolineò il
legame dei Salesiani e la Città, un legame iniziato nel 1959 per "merito di persone come il Sen. Giuseppe Spataro, sincero ammiratore dei
Salesiani
, e il Comm. Carlo Della Penna, impresario vastese in
Argentina
, insigne benefattore dell’Opera Salesiana di Vasto.
La stima e l’apprezzamento per il lavoro da essi compiuto sono quanto
mai vivi e sentiti
".

 
3 luglio 2010 On. Remo Gaspari 1921 - 2011

Ultimo a ricevere le chiavi della città del Vasto, il 3 luglio 2010, l'On. Remo Gaspari, politico di lunga data, 10 volte deputato e 16 volte Ministro della
Repubblica italiana.
Remo Gaspari è nato a Gissi il 10 luglio 1921, ed è morto, il 19 luglio 2011, nella sua abitazione di Gissi, ove risiedeva abitualmente, stroncato da un infarto
.
"Zio Remo", così come era affettuosamente chiamato, è stato tra gli
artefici del progresso non solo del nostro circondario, ma di tutto
L' Abruzzo, come egli stesso affermava, rivendicando il merito di aver
portato la nostra regione fuori dall'arretratezza del Sud, collegandola a
Roma con le autostrade e assicurando alla regione l'insediamento di

diversi nuclei industriali e la canalizzazione di ingenti finanziamenti.
Fonte: articoli, a firma Lino Spadaccini, apparsi sul blog "www.noivastesi.blogspot.com"- M.S., luglio 2019