Vasto: La Sciabica, pesca d'altri tempi | |
(la pesca con la tecnica della rete a "sciabica" - rete da pesca a strascico con assetto verticale, per pesce piccolo, usata sotto costa) |
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Quando
i pescatori di Vasto erano impediti a imbarcarsi sulle "paranze", a causa delle proibitive condizioni del mare, ricorrevano ad un antico rituale per andare a pesca. Utilizzavano la tecnica della pesca con la rete a "sciabica", capace di intrappolare molti pesci, non distaccandosi molto dalla battigia. Ma tale espediente veniva anche utilizzato nelle giornate normali, per lo più nelle prime luci dell'alba, quando si sa, il pesce è come "addormentato" e facilmente cade nella trappola. La sciabica veniva prima ancorata a riva con una resta, l'altra parte veniva trasportata su di una piccala barca e calata in acqua ma trattenuta con l'altra resta, con un movimento a remi semicircolare al largo, non più oltre duecento metri dalla riva. Da qui, i pescatori iniziavano a tirare la "sciabica" per far si che il pesce rimanesse intrappolato nella parte centrale. Movimenti lenti e misurati per far si che i pesci non sfuggissero ma venissero trascinati a riva mano a mano che la rete si restringeva. Con questa tecnica i pescatori di Vasto riuscivano ad ottenere grossi quantitativi di pescato molto vario, anche di discrete dimensioni, utili per essere adoperati per la preparazione del brodetto. Poiché la "sciabica" veniva trascinata sfiorando il fondale del mare, oltre ai pesci venivano pescati crostacei, vongole, cannolicchi (che i marinai usavano mangiare crudi, appena pescati), gamberetti, aragostine, panocchie, che bene si accoppiano per rendere più gustoso il brodetto di pesce alla vastese. Alla "sciabica" erano soliti assistere i villeggianti, affascinati dalla tecnica di questa pesca particolare, e per acquistare il pescato ancora "vivo". Anche i residenti da Vasto alta si recavano alla marina per acquistare il pescato, ritenuto una leccornia per quanti sanno cucinare. Purtroppo, questa pesca alla "sciabica" non si usa più perché i marinai giovani preferiscono imbarcarsi sui moderni pescherecci mentre gli anziani scarseggiano. Solo qualche nostalgico si azzarda a pescare con la "sciabica", che però, non attrae più anche perchè di pesce se ne prende sempre meno, mentre ci vuole sempre tanta fatica, mezzi, uomini e tempo. stralcio da art., a firma Giuseppe Catania, apparso sul giornale d'info. del vastese "Qui Quotidiano" del 27 giugno 2008 e fonti varie, M. S. |
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Sciabica, olio a spatola su tela - cm. 200 - 150 (Vincenzo Canci, l'anima pittorica di Vasto - 1911 - 2003) |
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Rievocazione
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La
sciâbbiche di Fernando D'Annunzio
Lu
suàule šta ‘ nnâsce. Cchiù
štä, cchiù li mâje si štràgne. Nu
ccuòne di päsce ci štä: Mo tutti šta’ ‘ndurn’ a huardä. -
Šta nu gragnuluàtte! Fa piäne! -
Avâšte a fa’ chiäcchiere mé! |
trad:
La sciàbica Chi
guarda… |
Quel
giorno di Giuseppe F. Pollutri , agosto 2011 Sciabbicava
l’onda la corda tesa e dura Restò
ferma la snella aguglia |
Luce
che nasce di Pietro Palumbo Nel chiaroscuro del mattino rientra a terra la sciabica. Nei volti dei pescatori fiorisce l'allegria, cresce l'entusiasmo: raccolgono il frutto del loro lavoro. Un grappolo di stelle brilla nel cielo, elargisce la sua luce in attesa dell'alba. Tra le soffici nuvole si annuncia l'aurora, l'orizzonte si tinge di rosa: i suoi colori si stemperano sulle acque del mare. Si schiude il cielo, sorge il sole: che meraviglia! Vive il creato: si scorge il promontorio, si ravviva il litorale; i gabbiani si dondolano sulle onde, si lasciano trasportare dalla corrente. Respiro l'aria che vivifica l'uomo e il creato. Mi affascina l'incontro con la natura e riesce a farmi dimenticare il mio mondo: mi giovo di questa quiete prima di tornare al quotidiano. |
La Sciabica di Pino Pollutri |
La sciabica non era alternativa alla attività di pesca in mare aperto, ma coesisteva per una attività ittica aggiuntiva. Ad essa, non a caso, si applicavano non solo i pescatori, seppure principalmente quelli che per cause varie e soprattutto per età avanzata “non andavano più per mare”, ma anche chi, sorta di bracciante del mare, coadiuvava nella tira (o tratta) della “resta” a riva con il proprietario della “sciabica”, come anche del “battello” o “lancetta”. Era questa una barca con due remi, piccola e agile, utilizzata per portare al largo, con progressiva immersione, la rete. |
stralcio da articolo dell'amico Pino Pollutri, M. S., luglio 2019 |
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