Marina
di Vasto, Località San Tommaso Riserva Naturale Regionale |
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57 ettari
di superficie della Riserva
si estendono lungo 3 Km della fascia litoranea, fino ad interessare anche
il Comune di S. Salvo. Costituisce uno dei rari tratti di costa abruzzese con vegetazione dunale e con piante rare in pericolo di estinzione. La vegetazione sabbiosa pioniera trattiene la sabbia con un apparato radicale sviluppato che consolida i cordoni dunali. Si tratta di un paesaggio ormai scomparso quasi ovunque e quindi meritevole di tutela anche in quanto costituisce un relitto della vegetazione che caratterizzava le nostre coste. I sistemi naturali che comprendono le aree umide e salmastre, hanno una struttura "caotica" dove le interazioni tra gli organismi e l'ambiente sono complessi. Si tratta di un sistema biologico con un equilibrio termodinamico interno elevato, che corrisponde al massimo contenuto d'informazioni del sistema e al minimo di entropia. stralcio
dal volumetto "Aree protette d'Abruzzo" - 2010, a cura
della Regione Abruzzo - COGECSTRE Edizioni - Penne PE - T. 085.8270862 - e - mail: edizioni@cogecstre.com |
Località
San Tommaso
La
località San Tommaso rappresenta l'ultimo pezzo del
litorale vastese, trovasi a sud della spiaggia principale di Vasto Marina,
e ospita una delle ultime formazioni dunali della costa abruzzese: si tratta
di un sistema di dune sabbiose che si estende per circa 3 chilometri e un’ampiezza
media di 200 metri, che parte all’altezza del Park Hotel (zona Autostello)
e termina al Torrente Buonanotte. I circa 60 ettari di estensione complessiva, sono stati qualificati come Sito di Importanza Comunitaria (SIC), istituito nel 1999 su iniziativa dell’INFA (Istituto Nazionale per la Forestazione Ambientale). Le dune presentano uno sviluppo talora considerevole, raggiungendo i 5 metri di altezza e anche oltre; in esse è riconoscibile la tipica seriazione vegetazionale, che dalle piante più esposte alla salsedine marina, quali la ruchetta di mare (Cakile marittima), sfuma nei cordoni edificati dall’Agropiro (Elytrigia juncea) e dall’Ammofila (Ammophila littoralis). Nelle praterie interdunali fiorisce la Camomilla di mare (Anthemis marittima), nonché il bel Giglio delle sabbie (Pancratium maritimum), dove peraltro nidifica il Fratino piccolo uccello della duna. Le dune sono purtroppo minacciate dalla continua espansione turistico-residenziale, con la cancellazione di alcune zone, a causa della creazione di attraversamenti e spazi per gli stabilimenti balneari, ma anche al semplice calpestio dei bagnanti, che stanno degradando e modificando l’habitat naturale, per non parlare dei tanti incendi dolosi e l’abbandono dei rifiuti, soprattutto nel retroduna. Con la realizzazione del ponte sul Torrente Buonanotte è possibile usufruire di circa 6 chilometri di pista ciclabile, a ridosso dei campeggi, alberghi e residence, attraverso un tracciato panoramico immerso nella natura. stralcio
da art., a firma Lino Spadaccini, apparso su "www.noivastesi.blogspot.com"
- 23 agosto 2013 |
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