Ricette |
Piatto Unico con carne |
Lumache
con la mentuccia al sugo (Ciammajjëche nghe la mendîcce) |
Gli orti di Vasto, almeno una volta, erano ricchi di lumache. D’estate “li cuculîne” e “li ciammajjëche bienche” si nascondevano nei cespugli, si attaccavano dentro i mucchi di canne o luoghi oscuri non esposti al sole. Mentre “li taragnéle” (le monachine) si nascondevano sotto terra. Erano tutte in letargo. La “Raccolta”. A settembre durante la zappatura gli ortolani trovavano “li taragnéle” (monachine) in mezzo alle zolle e le mettevano da parte. Mentre le altre lumache, alle prime |
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piogge, con il fresco, si svegliavano e venivano fuori dai cespugli. Era il momento di raccoglierle. Tanto che a Vasto alla prima pioggia di settembre si dice: “Ha piuvìte, si po’ ij a cchiappá li ciammajjëche!” |
Lumache
con la mentuccia al sugo
Ingredienti:(Ciammajjëche nghe la mendîcce) • lumache; • aglio, foglie di mentuccia, peperoncino ..piccante; • filetti di pomodoro, sale; • olio extravergine di oliva. Preparazione e cottura: Lasciare che le lumache, le ciammajiche, spurghino per almeno due giorni e quindi lavarle ripetutamente in acqua corrente. Ultimata questa operazione metterle in un tegame d'acqua bollente allo scopo di farle uscire dal guscio. A parte, soffriggere uno spicchio d'aglio, aggiungendo foglie di mentuccia, sale, peperoncino piccante. Versare infine filetti di pomodoro e cuocere per circa mezz'ora. A questo punto introdurre le lumache lasciando tutto sul fuoco per un'altra mezz'ora. Si raccomandano nella scelta delle lumache, quelle cosiddette taragnùle, più piccole ma più saporite. da "Lunarie de lu Uašte" - 2005 |
Fagioli
e cotiche
Ingredienti:
• 300 g di cotiche o cotenne; • 300 g di fagioli secchi; • 1/2 bicchiere di olio extravergine d'oliva, ...sale, pepe; • prezzemolo, sedano, pomodoro, cipolla. Preparazione e cottura: Tenere a bagno i fagioli per una notte. Raschiare bene le cotiche (cotenne di maiale), passarle nella fiamma per togliere i peli, lavarle più volte in acqua calda. Scolare i fagioli, metterli in una pentola di terracotta con le cotiche, il prezzemolo, il sedano, Ìl pomodoro, l'olio e ricoprire d'acqua. Aggiungere del sale e far bollire lentamente, tenendo pronta l'acqua sempre bollente per integrare la pentola. In un tegame far rosolare nell'olio un po' di cipolla triturata, aggiungere il pomodoro, salare, pepare e far bollire per una decina di minuti; quando le cotiche saranno diventate tenere, toglierle dalla pentola, ritagliarle a quadratucci con forbici e metterle nel sughetto già pronto, assieme ai fagioli scolati precedentemente. da "Lunarie de lu Uašte"- ed. 2003 |
Peperoni
ripieni
Ingredienti:![]() • peperoni verdi; • carne macinata di vitello; • pane grattugiato, uova,parmigiano; • olio extravergine d' oliva; • prezzemolo, origano, sale, pepe nero. Preparazione e cottura: Lavare ed asciugare i peperoni, scelti della qualità allungata chiamata a Vasto a còrne de cràpe, avendo cura di togliere il peduncolo, le costolature interne ed i semi. Preparare un impasto a base di carne macinata, uova, pan grattato, prezzemolo tritato, origano, sale e pepe con un po' di parmigiano. Riempire i peperoni con questo impasto, sistemarli in una pirofila, aggiungere olio e lasciar cuocere per un'ora circa. dal "Lunarie de lu Uašte"- ed. 2011 |
Pulènde a la spianatàure
Ingredienti:Dose per 4 persone • 600 g di farina di mais; • 150 g di lardo di maiale; • 600 g di costine di maiale; • 200 g di ventresca magra; • 400 g di salsicce; • 1 grossa patata; • 1 cipolla, sedano, carota, semi di finocchio; • pomodori spezzettati, olio extravergine ...d'oliva, sale; • pecorino nostrano. Preparazione e cottura: 3 ore e 30 min. + 2 ore e 45 min. Per la cottura della polenta occorre, innanzitutto, il classico paiolo in rame. A bollore raggiunto dall'acqua già un poco salata, iniziare a pugno chiuso la sfarinatura dentro il caldaio e accompagnando, senza interruzione, la rimestatura tramite un grosso cucchiaio di legno: la farina sarà di grano turco scelto, possibilmente quella con il marchio "Bramata". L'operazione - a differenza di quanto accade per la polenta verace - prevede una lieve variante; far prima bollire cioè, nell'acqua del caldaio, una grossa patata pelata prima di cominciare a versare farina gialla! Portata avanti diligentemente e senza interruzione la rimestatura, con movimento ritmico e circolare del cucchiaione - per poco meno di un'ora -, si avvertirà la cottura perfetta attraverso il fatto che l'impasto tenderà a staccarsi compatto dal paiolo! Scodellarla, quindi, sulla spianatoia condendola con il ricco ragù di maiale e salsicce, preparato a parte. In un tegame di coccio, infatti, avrete fatto rosolare per bene la cipolla in olio, assieme alla salsiccia, alle costine e alla ventresca tagliuzzata di grosso, quindi vi avrete versato sopra - aggiustando opportunamente di sale - i pomodori spezzettati, la costola di sedano, la carota a tranci regolari e i semi di fìnocchio, continuando con la cottura ancora per un paio d'ore e più. La spolverata finale di pecorino, grattugiato al momento, conclude le oprazioni. Il consumo della polenta dev'essere effettuato "a caldo", con i commensali attorno alla spianatoia, in patriarcale convivio. da "Vasto domani"- genn. 2012, a cura di Pino Jubatti |
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