Comune limitrofo di Vasto | |
Pollutri: | |
Bosco di Don Venanzio | |
Riserva Naturale Regionale - Cell. 324 5947722 | |
Locazione: a 1 km dall'uscita Vasto Nord dell'A14 L’ingresso è gratuito, su richiesta visita guidata; info: Tel. 0872/50357 - Cell. 338 5728304 |
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https://www.comunedipollutri.it/it/page/bosco-di-don-venanzio |
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https://www.abruzzoturismo.it/it/riserva-naturale-bosco-di-don-venanzio-pollutri-ch |
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Il
bosco
attualmente non supera gli 8 ettari, ma un tempo la sua area era molto
più vasta, circa 80 ettari, come si deduce da un'antica mappa del 1811 citata dal botanico Franco Pedrotti. Difatti, durante la costruzione della ferrovia adriatica (1865-67} gran parte del bosco venne tagliato e il legno utilizzato per la realizzazione delle traversine ferroviarie. Denominato "Don Venanzio" dal nome del suo proprietario, il bosco è l'ultima testimonianza di quelle foreste che un tempo caratterizzavano le pianure fluviali. L'ambiente, affascinante per la presenza di numerosi alberi maestosi, offre una varietà floristica di sottobosco inaspettata: l'habitat tipico degli antichi meandri fluviali è in relazione con le differenti situazioni microstanzionali e con i diversi livelli di terrazzo fluviale. La Riserva protegge dunque un raro relitto di bosco planiziale, tra i pochi ancora esistenti lungo la costa adriatica, con varie tipologie di vegetazione. stralcio
dal volumetto "Aree protette d'Abruzzo" - 2010, a
cura della Regione Abruzzo - COGECSTRE Edizioni - Penne PE - T. 085.8270862 - e - mail: edizioni@cogecstre.com |
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Il
Bosco di Don Venanzio e i suoi colori |
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Una tappa doverosa, nell'ambito degli itinerari del vastese, specie in
autunno, è quella del bosco di "Don Venanzio",
esteso circa 8 ettari, lungo il fiume Sinello, in territorio di Pollutri. Trattasi di un relitto di bosco planiziale, unico esempio in Abruzzo per la presenza di vegetazione forestale idrofila, che risulta ben conservata e sottoposta alla tutela della Legge Regionale. Caratteristiche peculiari assume questo bosco costituito in prevalenza da Quercus Robur e da Fraxinun Angustifolia, vera oasi di verde dalle varie colorazioni. |
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L'area
comprende notevoli attrezzi della civiltà contadina ancora ben
conservati e numerosi cascinali esistenti nelle adiacenze, ancora ben
conservati, tipici nella loro caratteristica architettonica di residenza di campagna dove il "signorotto" si recava all'epoca della campagna agraria (raccolto del grano e vendemmia) per "ammassare" i prodotti dei campi. Qui, infatti, i "coloni" erano usi "riverire" il "padrone" e conferire le derrate previa attribuzione della "parte" spettante al mezzadro. Nella "cascina" il "signore" sostava per tutta l'estate e fino all'autunno per "cacciare" l'abbondante selvaggina che si annidava nel bosco ai primi freddi, mentre i contadini raccoglievano legna per le provviste invernali. stralcio
da art., a firma Giuseppe Catania, apparso su "www.noivastesi.blogspot.com"
- 2 novembre 2015 |
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Il Bosco di Don Venanzio | |
A due
passi dalla foce del fiume Sinello, tra i comuni di Vasto e Pollutri, il Bosco di Don Venanzio, ceduto al Comune di Pollutri da Venanzio Di Virgilio nel 1986, è uno degli ultimi lembi di foresta planiziale della costa adriatica, 78 ettari protetti dal 1999 con l'istituzione della Riserva. Sfuggito al sacrificio richiesto dalle traversine della linea ferroviaria adriatica, il bosco deve il suo aspetto intatto alla tutela integrale: |
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dal sentiero
principale, che segue il fiume, si dirama una rete di percorsi
attrezzati che consente
di raggiungerne, con l'ausilio delle guide della Riserva, gli angoli più suggestivi. Il bosco si sviluppa su tre terrazze fluviali decrescenti e presenta un aspetto maestoso, con alberi di rare specie igrofile che sfiorano i 30 m. di altezza e il metro di diametro, come nel caso di alcune farnie, carpino bianco o di qualche frassino meridionale. Da segnalare inoltre la persistenza di specie vegetali tipicamente montane, quali il Bucaneve, l'Anemone appenninica e l'orchidea purpurea, testimoni dell'arcaico paesaggio forestale italiano e di un'epoca in cui il clima della zona era decisamente diverso dall'attuale. Tra gli animali si segnalano il tasso e la faina, e tra gli uccelli in particolare i due picchi verde e rosso maggiore. La Riserva è visitabile nei giorni stabiliti. L’ingresso al Sito è gratuito, su richiesta è possibile effettuare una visita guidata. Info: Tel. 0872/50357 – Cell. 338 5728304 stralcio
dall'opuscoletto "Trigno Sinello Card" - amore a
prima vista - Vasto - anno 2007 e art. apparso su "il Nuovo dell'Estate'09", suppl. al periodico "Il Nuovo" - Vasto n. 7/2009 |
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Nei pressi
della Riserva, si trova un casolare ristrutturato, che era l'antica casa di caccia dei D'Avalos, marchesi del '700 di Vasto. |
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